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Continua la fiera delle balle

Creato il 21 maggio 2014 da Speradisole

CONTINUA LA FIERA DELLE BALLE

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Oggi tocca a Giulia Grillo farsi compatire in conto al Movimento Cinque Stelle.

Questa sarebbe la “prova” del rifiuto dei famosi 42 milioni di rimborsi elettorali da parte del partito di Grillo.

Ora, a parte che i milioni indicati in calce sono appena 4 per la Camera, e che anche a raddoppiarli resta ancora lunghissima fino ai fantomatici 42, l’astuta non ha fatto caso alla nota in basso, che dice che il Movimento Cinque Stelle risulta tra i decaduti dal beneficio ai sensi degli articoli 3 e 5 della legge 96/2012.

Decaduti perché non ne hanno fatto richiesta, che non potevano fare perché lo statuto del partito di Grillo non soddisfa i requisiti di legge in termini di democraticità interna. Non si tratta quindi di una «assegnazione» dei contributi elettorali, ma di una mera «ripartizione» di quanto sarebbe spettato al partito di Grillo in base ai voti ottenuti, se solo rispettasse i requisiti di legge. Altrettanto ovvio è che non avendo diritto a quei rimborsi, non possono sostenere di avervi rinunciato

Come sempre il diavolo è nei dettagli e «Sbattetelo in faccia ai Pdini bugiardi» aumenta ancora di più l’ilarità e la grazia dell’insieme.

(Tratto da: http://mazzetta.wordpress.com/2014/05/20/oggi-tocca-a-giulia-grillo-farci-ridere/)

REPETITA IUVANT

D’altronde il Presidente del Senato Grasso era già stato chiaro mesi fa rispondendo all’interrogazione di Boccadutri (Sel)

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Se non si trasmette alle Presidenze di Camera e Senato lo Statuto non si può accedere ai rimborsi.

Come si fa quindi a rinunciare a qualcosa a cui non si ha diritto?

Ecco l’art.5

                               Art. 5 
 
 
   Atti costitutivi e statuti dei partiti e dei movimenti politici 
 
  1. I partiti e i  movimenti  politici,  ivi  incluse  le  liste  di
candidati che non siano diretta  espressione  degli  stessi,  qualora
abbiano diritto ai rimborsi per le spese elettorali o  ai  contributi
di cui alla  presente  legge,  sono  tenuti  a  dotarsi  di  un  atto
costitutivo e  di  uno  statuto,  che  sono  trasmessi  in  copia  al
Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente  della  Camera
dei deputati entro quarantacinque giorni dalla  data  di  svolgimento
delle elezioni. L'atto costitutivo e lo statuto  sono  redatti  nella
forma dell'atto pubblico e indicano in ogni caso l'organo  competente
ad approvare il rendiconto di esercizio e l'organo  responsabile  per
la gestione economico-finanziaria. Lo statuto deve essere  conformato
a principi democratici nella vita interna, con  particolare  riguardo
alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e  ai  diritti
degli iscritti. 
  2. I partiti e i  movimenti  politici,  ivi  incluse  le  liste  di
candidati che non siano diretta espressione  degli  stessi,  che  non
trasmettano al Presidente del Senato della Repubblica o al Presidente
della Camera dei deputati gli atti di cui al comma 1, nel termine ivi
previsto, decadono dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali  e
alla quota di cofinanziamento ad essi eventualmente spettante.

Senza contare che “Lo Statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna..(…)” e non mi risulta che quello del M5S soddisfi anche questo principio.

Niente, la Cittadina Grillo ci prova ma come le è capitato già in passato (si veda questione pubblicità sul sacro Blog) casca male.

Ma leggerà ciò che pubblica?

L’Onestà al solito non va di moda ed in questi ultimi giorni di campagna elettorale il M5S sta vendendo tutto il possibile per raccattare voti.



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