CONTINUA LA FIERA DELLE BALLE
Questa sarebbe la “prova” del rifiuto dei famosi 42 milioni di rimborsi elettorali da parte del partito di Grillo.
Ora, a parte che i milioni indicati in calce sono appena 4 per la Camera, e che anche a raddoppiarli resta ancora lunghissima fino ai fantomatici 42, l’astuta non ha fatto caso alla nota in basso, che dice che il Movimento Cinque Stelle risulta tra i decaduti dal beneficio ai sensi degli articoli 3 e 5 della legge 96/2012.
Decaduti perché non ne hanno fatto richiesta, che non potevano fare perché lo statuto del partito di Grillo non soddisfa i requisiti di legge in termini di democraticità interna. Non si tratta quindi di una «assegnazione» dei contributi elettorali, ma di una mera «ripartizione» di quanto sarebbe spettato al partito di Grillo in base ai voti ottenuti, se solo rispettasse i requisiti di legge. Altrettanto ovvio è che non avendo diritto a quei rimborsi, non possono sostenere di avervi rinunciato
Come sempre il diavolo è nei dettagli e «Sbattetelo in faccia ai Pdini bugiardi» aumenta ancora di più l’ilarità e la grazia dell’insieme.
(Tratto da: http://mazzetta.wordpress.com/2014/05/20/oggi-tocca-a-giulia-grillo-farci-ridere/)
REPETITA IUVANT
D’altronde il Presidente del Senato Grasso era già stato chiaro mesi fa rispondendo all’interrogazione di Boccadutri (Sel)
Se non si trasmette alle Presidenze di Camera e Senato lo Statuto non si può accedere ai rimborsi.
Come si fa quindi a rinunciare a qualcosa a cui non si ha diritto?
Ecco l’art.5
Art. 5 Atti costitutivi e statuti dei partiti e dei movimenti politici 1. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, qualora abbiano diritto ai rimborsi per le spese elettorali o ai contributi di cui alla presente legge, sono tenuti a dotarsi di un atto costitutivo e di uno statuto, che sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni. L'atto costitutivo e lo statuto sono redatti nella forma dell'atto pubblico e indicano in ogni caso l'organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l'organo responsabile per la gestione economico-finanziaria. Lo statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e ai diritti degli iscritti. 2. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, che non trasmettano al Presidente del Senato della Repubblica o al Presidente della Camera dei deputati gli atti di cui al comma 1, nel termine ivi previsto, decadono dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali e alla quota di cofinanziamento ad essi eventualmente spettante.
Senza contare che “Lo Statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna..(…)” e non mi risulta che quello del M5S soddisfi anche questo principio.
Niente, la Cittadina Grillo ci prova ma come le è capitato già in passato (si veda questione pubblicità sul sacro Blog) casca male.
Ma leggerà ciò che pubblica?
L’Onestà al solito non va di moda ed in questi ultimi giorni di campagna elettorale il M5S sta vendendo tutto il possibile per raccattare voti.