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Conto di deposito: i tassi battono ancora i titoli di Stato

Da Mrinvest

conto di depositoIl conto di deposito è stato sempre considerato come una forma di parcheggio della liquidità, in alternativa al tradizionale conto corrente bancario. Ma, ormai da tempo, è ritenuto un vero e proprio investimento, considerando i buoni rendimenti offerti e le scadenze che possono arrivare anche a 60 mesi.

I tassi di interesse, dopo l’ultimo provvedimento della Bce dello scorso 5 giugno, sono ai minimi storici. A seguito di questa decisione, chiaramente, tutti i tassi bancari e statali si sono adeguati alla legge del mercato e, dunque, rivisti al ribasso.
Inoltre l’Europa si trova in uno stato di bassa inflazione che, stando alle previsioni, si protrarrà ancora per un lungo periodo.

Il Conto di deposito è sicuro ed offre un buon rendimento.

Nonostante il taglio dei tassi, l’aumento dal 1 luglio scorso della tassazione sugli interessi (dal 20% al 26%) e la mini patrimoniale in vigore dal 1 gennaio 2014 (aumento dell’imposta di bollo dallo 0,15% allo 0,20%), il conto di deposito rimane comunque un impiego del risparmio sicuro (garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100 mila euro per ogni deposito), abbastanza redditizio ed a costo basso rispetto ad altre forme di investimento.

I migliori tassi applicati sui conti di deposito.

Il migliore tasso lordo del conto di deposito vincolato a 6 mesi arriva al 2,60%, a 12 mesi al 2,80%, a 24 mesi al 2,90%, a 60 mesi può arrivare fino al 3%. Questi sono i tassi migliori, ma in media i rendimenti sono scesi quasi tutti sotto il 2%. Sono tassi, comunque, superiori a quelli dei Bot a 12 mesi (0,39%), dei Ctz a 24 mesi (0,42%) e dei Btp a 60 mesi (1,35%), tenendo conto anche della tassazione sulle rendite finanziarie dei titoli di Stato, rimasta invariata al 12,50%. Consideriamo anche che l’ultima asta dei Btp decennali ha registrato un calo record del rendimento scendendo al 2,81%

Da tenere presente che ai conti di deposito non si applicano spese di apertura e di chiusura o altre commissioni. Inoltre alcune banche non fanno pagare ai clienti l’imposta di bollo, facendosi carico della spesa.

Considerando poi che l’inflazione è quasi a zero (luglio ha registrato lo 0,1%), riteniamo quindi che il risparmiatore che vuole investire in sicurezza in uno strumento semplice e veloce e che offre un buon rendimento, debba tenere in considerazione la soluzione del conto di deposito.


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