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Conto, Pleinarisme; Lettori; Rovinata; Conchiglie

Creato il 15 ottobre 2015 da Chinalski

Conto
Dal francese antico cointe ‘noto, cortese, adorno’, che è il latino cognitus, participio passato di cognoscĕre ‘conoscere’; nel secondo significato incrociato col latino comptus, participio passato di comĕre ‘ornare, ordinare, acconciare’.
Aggettivo.
1. (antico) Noto, conosciuto; parlo cose manifeste e conte (Petrarca); a tutti voi sia conto / Quel che predisse a me l’inclita Circe (Pindemonte).
Farsi conto: farsi riconoscere; Fàmmiti conto o per luogo o per nome (Dante).
Famoso, illustre: Tunisi, ricca ed onorata sede / A par di quante n’ha Libia più conte (Tasso).
2. (antico) Adorno, gentile, grazioso; Contessa è tanto bella e saggia e conta (Iacopo da Leona); ebbe una amica Leggiadra e bella e di maniere conte (Ariosto).

Contaménte
Avverbio.
(antico) In modo adatto, appropriato, con discrezione; leggiadramente.

Altri significati di conto verranno pubblicati nei prossimi anni.

Una (parola) giapponese a Roma

Pleinarisme [plene’rizm]
Voce francese, derivato di plein air.
Sostantivo maschile invariabile.
Tendenza tipica degli impressionisti a dipingere all’aperto piuttosto che al chiuso.

Plein air [plen’er]
Locuzione francese. propriamente ‘aria aperta’.
Sostantivo maschile invaraibile.
1. Espressione con cui è stato indicato il modo di dipingere proprio soprattutto dagli impressionisti, non in studio, bensì all’aria aperta (le plein air o la peinture de plein air, contrapposto alla peinture d’atelier «pittura di studio» e alla peinture d’intérieur «pittura d’interno»), allo scopo di rendere la particolare vibrazione della luce naturale e dell’atmosfera, scoprendo nuove gamme cromatiche.
2. Turismo all’aria aperta, praticato con veicoli da campeggio (camper, caravan, tenda, e simili).

I lettori ci scrivono

Ci scrive Marco Marcon.

— Non so se sono io, ma mi capita sempre più spesso di leggere la parola "contezza" in giornali e altro. Fino a poco tempo fa non l’avevo mai sentita, e avendo anche dei dubbi sul significato esatto, l’ho cercata sul dizionario.

Contézza
Derivato di conto ‘noto’.
Sostantivo femminile.
1. (letterario) Cognizione, conoscenza particolareggiata di una cosa: mi trassi oltre per aver contezza / di quello spirto (Dante).
Dar contezza: rendere noto.
2. (letterario, antico) Dimestichezza, familiarità: la giovane … la contezza della sua vecchia con lui aveva veduta (Boccaccio).

Il quale mi conferma che è di uso letterario. E allora da dove salta fuori quest’uso corrente? —

La parola rovinata

MUTANDEM
Capo intimo per due.

Di Pietro Scalzo.

Per un pugno di conchiglie

Quarantesimo libro, quarto indizio

Il libro sembra un ricettario, uno di quei libri in cui si parla di cibi esotici, ingredienti dal nome difficile, preparazioni complesse, odori sconosciuti. Ma non ci sono solo ricette, c’è anche una donna, anzi, due donne, donne interessanti, anzi, donne affascinanti.


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