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Contro il batterio Psa (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) una strategia ecocompatibile dall'Università della Tuscia

Creato il 05 agosto 2014 da Antoniobruno5
Contro il batterio Psa (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) una strategia ecocompatibile dall'Università della Tuscia Giorgio Balestra, ricercatore e coordinatore del gruppo di ricerca dell’ateneo da circa 20 anni si occupa della batteriosi del kiwi ha realizzato un farmaco per debellare il batterio Psa (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) che ha provocato una pandemia internazionale e 60 milioni di danni nel 2010 solo nel basso Lazio. Si tratta di una strategia ecocompatibile ben più sicura delle "miscele miracolose" non meglio definite (né controllate) che continuamente vengono proposte ai produttori di kiwi e più sana degli antibiotici sperimentati in Nuova Zelanda (vietati in agricoltura in tutta l’Unione Europea). «Possono essere anche controproducenti perchè c'è un elevato rischio di trasferire la resistenza agli antibiotici ai batteri presenti nei frutteti, patogeni e non» dice Balestra. La sperimentazione nel Lazio, portata avanti con la piena collaborazione dei produttori, è durata oltre due anni si è sviluppato prima in laboratorio e poi in pieno campo coinvolgendo anche gli studenti dell'università. «Prima abbiamo studiato l’antagonista naturale in laboratorio dove si è dimostrato efficace a inibire il batterio killer Psa. Poi abbiamo testato il nostro preparato (chiamato Amylo X) in pieno campo e, partendo dalla fioritura, abbiamo avuto delle ottime risposte in termini di riduzione delle malattia» dice Balestra che non nasconde la soddisfazione. «Si tratta del primo agrofarmaco registrato in Europa. Lavoriamo per aiutare l’intera filiera e siamo convinti che, con le pratiche giuste e trattamenti fitosanitari mirati, nel breve periodo si possa convivere con questo "cancro" e, infine, a neutralizzarlo».

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