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Contro il matrimonio gay ma non contro la violenza?

Creato il 09 giugno 2013 da Marinobuzzi

Clément Méric era un ragazzo di diciotto anni, appartenente a un sindacato attivo nell’antifascismo. Clément Méric è stato ucciso da un gruppo di estremisti di destra appartenenti a un gruppo ( ‘Gioventù Nazionalista Rivoluzionaria’ JNR ) conosciuto anche per la lotta contro i matrimoni omosessuali. In Francia, soprattutto dopo l’approvazione della legge sui matrimoni omosessuali, sono aumentati i casi di violenza da parte dei gruppi di destra e di estrema destra. Questi gruppi sono gli stessi che hanno partecipato, senza venire isolati da organizzatori e partecipanti, alle varie manifestazioni contro i matrimoni gay compresa la “manif par tous” (anche se l’organizzatrice, Frigide Barjot, ha preso, a parole, le distanze da tali gruppi).
La stessa manifestazione esaltata da molti/e esponenti cattolici italiani, da Blogger, scrittrici/scrittori appartenenti a una determinata area religiosa, giornaliste/i di un certo tipo. La stessa manifestazione che ha visto arrivare, da tutta la Francia, centinaia di brave persone che hanno messo addosso alle proprie figlie e ai propri figli magliette contro le persone omosessuali. Ricordo ancora le parole di qualche politico che sosteneva che la partecipazione dei bambini e delle bambine ai gay pride era una “strumentalizzazione”. Peccato che la stessa cosa non sia stata detta per le manifestazioni contro le persone omosessuali.
La differenza principale è che alle manifestazioni pro diritti si inneggia all’uguaglianza e all’amore.
Fra le follie che sono accadute in Francia negli ultimi tempi mi preme ricordare il suicidio di Dominique Venner, scrittore di estrema destra che si è sparato un colpo in bocca dentro la chiesa di Notre Dame. Invece di prendere le distanze Marine Le Pen, storica esponente dell’estrema destra, ha dichiarato: «Tutto il nostro rispetto a Dominique Venner il cui ultimo gesto, altamente politico, sarà stato quello di tentare di risvegliare il popolo di Francia» mentre fuori dalla chiesa gruppi di estrema destra si sono trovati per dire addio al proprio intellettuale di riferimento. Ma non solo: il 23 aprile a Lione durante una manifestazione contro i matrimoni gay un giovane di 24 anni aggredisce un poliziotto e un fotografo. Il 17 aprile 2013 a Lille tre skinhead attaccano un bar gay, spaccano mobili e vetrine e picchiano il proprietario. Il 7 aprile 2013 una coppia di omosessuali viene aggredita e picchiata all’uscita da un ristorante di Parigi. Il 1 aprile 2012 a Tolosa uno studente cileno di sinistra viene aggredito da una decina di fascisti con mazze da baseball, lo studente riporta una frattura al cranio ed entra in coma, giusto per citare alcuni degli attacchi da parte di questi estremisti. Il mio quindi è un invito a tutte/i coloro che hanno esaltato e che continuano ad esaltare le manifestazioni contro le persone GLBT in nome della propria fede. Ognuno è libero di pensarla come vuole, di manifestare, di non essere d’accordo. Però, davanti a certi orrori, coloro che hanno esaltato e continuano ad esaltare determinati movimenti e certe ideologie devono avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità.
Marino Buzzi


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