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Controllo del mosso

Da Ghezzo Claudio @GhezzoClaudio

Controllo del mosso
Controllo del mosso

Scelto il corpo macchina il passo successivo sarà sicuramente quello di procurarsi due accessori fondamentali per garantire la giusta stabilità alla macchina fotografica pena un inevitabile e disastroso mosso.

Il primo è il treppiedi. Requisiti fondamentale per questo accessorio sono la robustezza e la stabilità.

Migliore sarà la qualità del treppiedi scelto tanto migliori saranno le immagini realizzate. Non ci sono particolari necessità invece dal punto di vista della mobilità della fotocamera una volta montata.

Dato il tipo di soggetto si avrà tutto il tempo di inquadrare con calma.

Di conseguenza il tipo di testa resta una questione di gusti e abitudini personali. In linea di massima le teste a sfera permettono regolazioni più veloci e immediate. Le teste a cremagliera invece con impostazioni separate per i tre assi permettono regolazione molto più precise e puntuali ma sono decisamente più lente.

Il secondo accessorio che non dovrebbe mancare nella borsa di chi desiderasse intraprendere questo genere di fotografia è uno scatto a distanza.

L’utilizzo della posa B, come prima accennato, richiede di mantenere premuto il tasto di scatto per tutta la durata dell’esposizione.

Questa operazione, anche se condotta con la massima attenzione e perizia, introdurrà sempre vibrazioni e movimenti indesiderati causa di inevitabili mossi.

L’utilizzo di uno scatto a distanza permette invece di non toccare la macchina al momento dello scatto evitando ogni problema. Inoltre i modelli più avanzati consento di bloccare il tasto di scatto o addirittura di impostare un tempo in secondi evitando così di dover tenere premuto il comando per tempi che in alcune esposizioni posso risultare davvero molto lunghi.

Nel caso non si disponesse di uno scatto a distanza una piccola furbizia consiste nell’utilizzare l’autoscatto per azionare l’otturatore. Sfortunatamente il meccanismo di autoscatto non funziona con la posa B ed è quindi legato all’utilizzo dei tempi preimpostati nella macchina con il limite prima esposto di un massimo di 30sec nella migliore delle ipotesi.

Per chi avesse deciso di utilizzare un macchina di tipo reflex esiste un ultimo accorgimento da tenere in considerazione. Al momento dello scatto infatti la macchina dovrà azionare lo specchio reflex sollevandolo per permettere alla luce di raggiungere il sensore digitale. Questa operazione introdurrà inevitabilmente vibrazioni indesiderate che spesso porteranno alla presenza di un fastidioso effetto micromosso. In molte macchine, soprattutto nei modelli più avanzati, è possibile ovviare a questo inconveniente utilizzando una particolare funzione che di fatto separa le operazioni di sollevamento dello specchio e di apertura dell’otturatore, eseguendole in momenti successivi. Con una prima pressione del pulsante di scatto si alzerà così lo specchio reflex e solo con una seconda pressione si azionerà effettivamente l’otturatore.

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