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Convocazioni della Nazionale Under 21

Creato il 04 ottobre 2011 da Dagored
Convocazioni della Nazionale Under 21
Il campionato di Serie A arriva dunque alla sua prima pausa, a causa degli impegni delle rappresentative nazionali, che partecipano alle qualificazioni per i campionati europei di Calcio.
Per la selezione sotto i 21 anni il commissario tecnico Ciro Ferrara, ha convocato 22 giocatori:
Portieri: Bardi (Livorno), Colombi (Juve Stabia), Pinsoglio (Pescara);
Difensori: Antei (Grosseto), Caldirola (Inter), Capuano (Pescara), Crescenzi (Bari), Donati (Padova), Mori (Empoli), Faraoni (Inter), Santon (Newcastle UTD);
Centrocampisti: Bertolacci (Lecce), Fabbrini (Udinese), Florenzi (Crotone), Insigne (Pescara), Marrone (Juventus), Rossi (Vicenza), Saponara (Empoli);
Attaccanti: Borini (Roma), Destro (Siena), Gabbiadini (Atalanta), Paloschi (Chievo).
I ragazzi scelti da Ferrara sono quelli già ben conosciuti, ad eccezioni di Lorenzo Insigne, l'attaccante del Pescara che si sta mettendo in bella evidenza in questo inizio di campionato di Serie B e nuova scoperta del tecnico Zednek Zeman.
Una squadra quindi, quella di Ferrara che non dovrebbe dare adito a sorprese e fare leva su giocatori già ben conosciuti e rodati, anche se come sempre più spesso accade non in grado di giocare stabilmente nei loro club di appartenenza, non in Serie A almeno.
Dei giocatori di scuola Interista vediamo infatti che Faraoni, che però è arrivato a Milano dalla Lazio,  non ha ancora esordito in Serie A, che Mattia Destro è passato in prestito dal Genoa al Siena, giocando due partite e segnando un gol e che Davide Santon, sautato come il nuovo fenomeno della difesa solo un paio di stagioni fa, è dovuto addirittura riparare all'estero, al Newcastle per l'esattezza,  per cercare uno spazio che sembra peraltro non aver trovato ancora nemmeno in Inghilterra.
Anche per il Romanista Borini, l'Udinese Fabbrini e il Leccese, di scuola Romanista, Bertolacci la stagione sembra essere iniziata all'insegna dell'impiego sporadico. Unico ad aver trovato un posto stabile in prima squadra sembra essere Alberto Paloschi, presente al centro dell'attacco del Chievo in 4 partite su 5 e con all'attivo un gol. Del resto il giovane attaccante sa bene che si sta probabilmente giocando l'ultima carta utile per convincere la dirigenza del Milan, società in cui è nato e che è ancora proprietaria del suo cartellino, a farlo ritornare a Milanello.
Riuscirà Ciro Ferrara a riportare la selezione giovanile Azzurra ai fasti del passato, dopo la grigia gestione di Pierluigi Casiraghi?
I fasti dell'epoca della direzione di Cesare Maldini e Claudio Gentile, caratterizzati da una serie di vittorie nelle competizioni europee sembrano lontanissimi, eppure sono trascorsi ormai ben 7 anni dall'ultima vittoria azzurra, da quando cioè l'Under 21 guidata proprio da Gentile conquistò il suo quinto ed ultimo titolo continentale e una buona affermazione della squadra di Ferrara potrebbe dare almeno il segnale di una rinascita di tutto il movimento calcistico nazionale che non solo non vince più in campo giovanile, ma è scivolato nelle posizioni di retrovia anche nel ranking della Uefa.
Convocazioni della Nazionale Under 21
Le ragioni della debacle del calcio nazionale sono molteplici e francamente non mi pare nemmeno che chi di dovere sia intervenuto per almeno alleviare le cause che impediscono ai giovani giocatori italiani di sviluppare appieno il proprio talento. Notizia di oggi è che nel campionato di Serie A militano ormai più giocatori stranieri che italiani e con questo andazzo sperare che si possano mettere in piedi selezioni nazionali competitive al più alto livello è utopistico, tanto da far sospettare che alla federazione ormai le competizioni delle nazionali non interessino nemmeno più tanto.
Per far rifiorire il calcio nazionale occorrerebbero invece riforme sostanziali sia delle regole per il tesseramento degli stranieri, che ormai vengono ingaggiati ancora bambini e in stock all'ingrosso, sia per i campionati giovanili nazionali, abolendo la categoria dei "Primavera" e istituendo le seconde squadre, come in Spagna.
Riforme da fare subito, ma che il pachidermico apparato della Figc non sembra nemmeno in grado di concepire, figuriamo di metterlo in atto.

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