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Coop. Di Vittorio: le conseguenze del Grande Bluff

Creato il 18 marzo 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Coop. Di Vittorio: le conseguenze del Grande Bluff

foto di Vaccari Gabriella.

Franco Savi storico Presidente
della Coop. Di Vittorio

Ritorniamo a parlare di Di Vittorio e del buco creato, un tributo al partito chiamato dapprima PCI, per proseguire poi con PDS, passando da DS per finire con PD. Sono state tutte etichette appiccicate alla Di Vittorio, grazie alla sempre massiccia presenza nel Consiglio di Amministrazione di esponenti appartenenti a quei partiti (meglio a "quel" partito, perché cambiava la denominazione ma il nucleo era sempre quello). 
Sindaci, assessori, consiglieri comunali ed esponenti locali delle varie sigle, si sono alternati alla guida della cooperativa edile fidentina. Molti cittadini sono stati espropriati dei denari conferiti attraverso la formula del "prestito sociale", praticamente una piccola Parmalat, ma se possibile ancor più distruttiva, almeno in chiave locale. 
Di tutto questo già abbiamo raccontato nelle scorse settimane, così come siamo andati a scoprire un lato umano provocato da questo ammanco di soldi pauroso, quello di Gabriella Vaccari.
Coop. Di Vittorio: le conseguenze del Grande Bluff
Già abbiamo avuto modo di raccontare di questa signora cinquantasettenne fidentina, da quindici anni affetta da sclerosi multipla, malattia degenerativa che agisce in maniera preponderante su soggetti giovani e un po' più lentamente in persone un po' più in età avanzata.  Come già abbiamo avuto modo di raccontarvi, la Signora Gabriella Vaccari aveva riposto le uniche speranze di guarigione o quantomeno di alleggerimento della malattia, in un intervento presso una clinica di Monza, costo dell'operazione 15 mila euro.  I risparmi di Gabriella consistevano in una cifra un po' superiore, ma visto che le era stata assegnata una data avanti di due anni, a scanso di rischi legati a svalutazione e/o inflazione, su consiglio di un'amica, pensò bene (si fa per dire) di investire quei soldi in un posto "sicuro" come la Cooperativa Sociale Giuseppe Di Vittorio.  Purtroppo al momento della chiamata per l'intervento, quell'investimento si rivelò per niente "sicuro", in quanto dopo tre mesi di scuse e di continui rinvii ad incontri per ritirare "il valore della speranza", chi di dovere della dirigenza della cooperativa fidentina si faceva continuamente negare con scuse varie, fintanto che furono costretti ad ammettere l'amara realtà: i soldi non erano disponibili, erano spariti. A Gabriella crollò il mondo addosso: le avevano rubato la speranza di una vita migliore. Oggi che la sua storia è venuta a galla, qualcuno ha pensato di aprire un gruppo facebook, "Insieme per Gabriella" è il suo nome, oltre ad un conto corrente a lei intestato per raccogliere nuovamente quei soldi necessari all'intervento.  Le cifre che confluiranno in quel conto corrente saranno proventi di libere offerte da chiunque volesse elargirle oppure provenienti da eventi vari da organizzare affinché si possa coinvolgere il maggior numero possibile di persone. Chiunque voglia essere compartecipe di questa iniziativa può versare il proprio libero contributo sul seguente conto:  Conto Corrente.....................00511/0000057140400 IBAN......................................IT62E0623065731000057140400 aperto presso la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza agenzia 2 di Fidenza.  In bocca al lupo, Gabriella.                                                               Germano Meletti

La Cooperativa Di Vittorio si presenta così:



Dal 1970 una risposta sicura e affidabile alle famiglie

Coop. Di Vittorio: le conseguenze del Grande Bluff
La Giuseppe Di Vittorio nasce nel 1970 con una precisa missione: provvedere, con spirito mutualistico e senza fini speculativi, alla realizzazione di abitazioni per l’assegnazione in uso permanente ai soci.
Dal 1970 sono oltre 450 gli alloggi che abbiamo costruito, a Fidenza ed in tanti altri comuni del Parmense. E ancora abbiamo in progetto molte altre case, tutte da abitare, tutte da vivere a beneficio dei soci. Dal 2008, in seguito alla fusione con la coop Casa del Lavoratore,  prosegue anche l’attività di realizzazione di alloggi  a proprietà divisa, cioè realizza alloggi da assegnare in proprietà ai soci.
L’idea che si è consolidata negli anni è quella di realizzare interventi di pregio sia nell’edilizia libera che convenzionata, comparti residenziali e ristrutturazioni, con tipologie abitative differenziate. Circa 300 sono gli alloggi realizzati e “venduti” ai soci. Il nostro impegno vuole essere quello di cercare risposte concrete per i soci, in relazione alle loro singole esigenze, per trasformare i sogni dei singoli in progetti concreti.
Anche oggi l’impegno concreto è quello di dare una risposta sicura e affidabile alle famiglie, con un’attenzione sempre maggiore per la qualità e la vivibilità degli alloggi e del contesto urbano.


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