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Coppia di Fatto e Senza Vergogna

Creato il 31 ottobre 2014 da Sinesthesys

Signori e amici, che cos'è l'Osnoblosi? L'abbiamo descritta in più e più post, come approccio, come definizione e come differenziazione. Possiamo riassumere affermando che essa sussume tutto ciò che riguarda il falso interessato, ne sono forme eminenti infatti la menzogna, la retorica, la truffa, la promessa politica, ma soprattutto l'ipocrisia.

Quella del Tg2, ad esempio, un telegiornale da noi spesso sbeffeggiato semplicemente perché il fratello del primo canale è troppo indecente per farci perdere tempo in considerazioni di sorta e parimenti quelli Mediaset sono sotto la linea di ogni decenza. Quindi, alla fine, nella nostra critica abbiamo voluto significare affetto, attenzione, possibilità di riscossa. E dobbiamo dire che per un momento ci è parso che la sua redazione avesse un moto d'orgoglio, cercasse una nuova deontologia professionale sapendo che forse non era troppo tardi. Certo, non tutto era perfetto, rimaneva qui e lì qualche neo, ma soprattutto un vulnus, e anche bello grosso: Rosario Sorrentino. L'esperto meno titolato della televisione italiana, che basterebbero metà delle sue raccomandazioni per reintegrare il doppio degli esuberi Thyssen-Krupp ed evitare a quella povera gente le manganellate di celerini istruiti a dovere (grazie Alfano, prima o poi ne avremo anche per te). 

Tg2, coscienza critica della nazione, edizione dell'ora di cena di domenica 26. Esattamente alle 20,56 l'osnoblosi raggiunge nuove dimensioni al cubo. Chi si intervista sulla meritocrazia? Ebbene sì, lui, probabilmente lo psicologo con meno meriti in un'emittente televisiva europea, certamente quello con meno titoli per apparire su un telegiornale nazionale, dove infatti SISTEMATICAMENTE appare. È un po' come intervistare Berlusconi sulla piaga della prostituzione giovanile o, orrore!, Renzi sull'onestà intellettuale. Più che un'ipocrisia: una presa per i fondelli con sperpero di denaro pubblico.

Poi lui, Sorrentino, per carità... intrattiene come d'abitudine con consumato mestiere: il cervello si è selezionato grazie a strategie vincenti, come ad esempio - non lo dice ma è chiaramente sottinteso - riuscire ad apparire in televisione senza la metà dei titoli del più mediocre dei colleghi. Poi, autorevolmente, afferma che in Italia la meritocrazia risente della troppa furbizia nazional-popolare, infatti per troppe persone è più importante essere furbi che preparati o competenti. Grazie, abbiamo avuto un'Epifania... :D

Il problema è che ormai, dopo simili micidiali sfrontatezze, perde ogni senso di vergogna e diventa assolutamente incurante di qualunque autogol, tanto chi può smascherarlo? Con una sconcertante faccia di bronzo afferma la ragione per cui LUI non dovrebbe essere intervistato: c'è meritocrazia laddove ci sono scienza e ricerca. Infatti lui è passato alla storia per non avere mai pubblicato alcunché, come si afferma nei commenti al post a suo tempo dedicatogli.

Dice che per uscirne ci vuole una scossa, uno scatto evolutivo? Hai ragione Rosario! Ma non cacciandoti a calci nel sedere da un posto che usurpi, perché tolto un furbetto paraculo ne arriva subito un altro. Bensì smascherando quel dirigente Rai che ha creato questa turpe coppia di fatto tu-Tg2 con mezzi sufficienti a cambiare le vite degli operai di cui sopra e delle loro famiglia. I quali, nel dolore delle cicatrizzazioni, intanto ringraziano.


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