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Coriolanus

Creato il 25 aprile 2012 da Misterjamesford
CoriolanusRegia: Ralph FiennesOrigine: UkAnno: 2011Durata: 122'
La trama (con parole mie): Caio Marzio, generale romano inviso al popolo per aver ordinato la chiusura dei magazzini con le scorte di grano, fronteggia fieramente le contestazioni prima di partire alla volta di Corioli, cuore del territorio in mano ai Volsgi guidati dal suo acerrimo rivale Aufidio, che Marzio ha già più volte in passato affrontato e vinto.Nel pieno di quello che dovrebbe essere il loro ultimo duello, i due vengono separati, ed il generale romano, pur provato, riesce a portare a compimento la vittoria sui nemici guadagnandosi l'appellativo di Coriolano. Al suo rientro a Roma, sfruttando i successi militari, verrà spinto dalla madre a tentare la carriera politica: osteggiato dal popolo ed esiliato, Caio Marzio tornerà dalla sua nemesi per schierarsi al suo fianco e marciare insieme verso la città che gli ha voltato le spalle.
Coriolanus
Avere il Bardo dalla propria è sempre un gran bel pezzo di vantaggio.In fondo, Storia e Teatro a parte, parliamo del più grande sceneggiatore per il Cinema mai esistito.In passato Maestri della settima arte hanno confezionato i loro più grandi Capolavori proprio a partire dalle tragedie del mitico Bill - su tutti, due signori chiamati Orson Welles e Akira Kurosawa, tra i più grandi di tutti i tempi -, e anche in tempi più prossimi ai nostri e seppur non portando a casa pellicole immortali, registi come Baz Luhrmann sono riusciti a trasmettere l'energia e l'universalità del messaggio di Shakespeare attualizzandolo visivamente senza che lo stesso perdesse nulla del suo fascino, rischiando addirittura di accrescerlo.Ralph Fiennes - un attore che, nonostante la bravura, ho sempre poco sopportato - raccoglie con perizia il testimone e sfrutta una delle tragedie meno note al grande pubblico del buon Will trasformando l'ambientazione del primo periodo romano - non siamo tanto lontani da Romolo e Remo, e l'Impero è un futuro ancora a venire - in un mix efficace di The hurt locker e Alexandra, ricordando all'audience quanto conflitti repressivi di questo genere siano comuni a qualsiasi epoca e popolo: personalmente, nel corso della visione, ho associato la parte della battaglia a Corioli, oltre ad un gusto vagamente splatter di sapore quasi videoludico - qualcuno ha detto Call of duty? - ad un ritratto dei drammi che spesso e volentieri vengono riproposti dai notiziari rispetto all'Afghanistan, l'Iraq o la Cecenia - quest'ultima in particolare -.Del resto, l'Uomo è sempre stato vittima del fascino primordiale ed insano della guerra, probabilmente intendendo la stessa come Shakespeare riusciva a renderla attraverso le sue parole, ovvero un'espressione di una passionalità incontrollata e cieca, che amore o no ci porta inevitabilmente a tirare fuori il peggio della nostra natura per continuare a fronteggiarci l'un l'altro fino all'inevitabile fine.Caio Marzio detto Coriolano, personaggio ambiguo e tragico, nato come un vero e proprio dittatore e finito come il più fragile degli uomini comuni, affascina e lega il pubblico alla sua vicenda, impreziosita da un'interpretazione ottima dello stesso Fiennes, che si avvale di un cast di prim'ordine per portare in scena questa sua efficace versione del dramma: dal solido Gerard Butler - forse messo in ombra dall'ex Voldemort, eppure duro e roccioso nel ruolo di Aufidio - alla garanzia Brian Cox - un attore troppo sottovalutato e certamente di livello superiore ad alcuni suoi colleghi più blasonati come Anthony Hopkins -, tutto funziona, e ha come vertice le due ottime interpretazioni di Jessica Chastain e soprattutto Vanessa Redgrave, fenomenale volto di Volumnia, madre di Coriolano e vera e propria anima nera dell'intera vicenda.Il resto, pur se con qualche sbavatura, completa un quadro decisamente interessante per questo esordio come regista del noto attore, che mi ha ricordato - pur se con un piglio decisamente più realistico, meno sfarzoso ed estremo - le atmosfere che resero un cult Romeo+Giulietta: evidentemente la potenza del nostro Bardo e delle sue parole riesce ad andare ben oltre frontiere, ambientazioni, epoche e chi più ne ha più ne metta, grazie alla portata dei messaggi che dallo scritto al rappresentato arrivano quasi a travolgere - e sempre a coinvolgere - il pubblico. Certo, non tutti i registi - e non tutti gli attori - sono in grado di riproporre degnamente le sue opere, ma Ralph Fiennes non è tra questi, ed il suo Coriolanus è senza dubbio uno dei film sulla guerra - e non "di" - più interessanti degli ultimi mesi, nonchè una riflessione sull'Uomo in grado di mettere in luce contenuti profondi ed interpretazioni importanti.Teniamolo d'occhio, e attendiamo di scoprire cosa avrà in servo per noi in futuro: del resto - e questa vicenda lo insegna - cacciare qualcuno potrebbe non portare all'esito sperato della storia.Se poi c'è di mezzo lo zampino del misterioso William, allora, state all'erta: perchè la tragedia calerà sopra di voi con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno.Neanche fossimo sotto la Spada di Damocle di Ezechiele 25:17.O nel pieno dell'hybris nella più spietata delle sue accezioni.
MrFord
"A warning to the prophet, the liar, the honestthis is waroh, to the leader, the pariah, the victim, the messiahthis is war it's the moment of truth and the moment to liethe moment to live and the moment to diethe moment to fight, the moment to fightto fight, to fight, to fight."30 seconds to Mars - "This is war" -

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