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Corollario al post di ieri

Creato il 08 febbraio 2012 da Albino

C’e’ poi un’altra categoria che si aggiunge ai lamentini, ovvero quelli che usano il Mondo intero e la Societa’ come scusa per i loro fallimenti.

Ha ragionissima Travaglio quando dice che Martone (o come minchia si chiama) dal basso del suo essere un raccomandato della specie piu’ becera e’ l’ultimo che dovrebbe parlare. Pero’ il buon Martone ha detto una cosa vera: l’italiano medio (non mediocre: medio, statisticamente parlando) se inizia l’universita’ a 19 anni e la finisce a 28, magari ha sbagliato mestiere (quello del laureato).

Poi, potete venirmi a dire quello che volete. C’e’ caso e caso, lo so benissimo, come lo sa benissimo Martone, come lo sa benissimo Travaglio. Se uno ritarda la laurea a 28 anni a causa di lutti, malattie gravi, problemi economici, o qualsiasi altra disgrazia, allora… beh, non e’ l’italiano medio. Tutto qua.

Il problema, e qui torniamo a parlare dell’italiano non-medio che si lamenta delle generalizzazioni, e’ che Martone non si riferiva a queste sottocategorie: si riferiva allo stronzo studente medio mantenuto, coccolato, che pensa solo a farsi l’aperitivo con gli amici, che chiede il deca di benza al papi a un’eta’ in cui il papi gia’ aveva moglie e figli a carico, che si sveglia la mattina e va in biblio a studiacchiare tra una pausa sigaretta e l’altra, che il weekend porta la morosa in camporella perche’ non ha la casa libera, che si paga le ferie con le mance della nonna, che appena mamma esce di casa accende la playstation, che eccetera eccetera. Sapete di che tipo di persona stiamo parlando; lo siamo stati un po’ tutti fino a una certa eta’, e alcuni la tirano un po’ troppo lunga. Martone diceva semplicemente che in media se la tiri lunga fino ai 28 anni con questa vita, allora sei un po’ sfigato. Come dargli torto?

Il fatto e’, cari lettori, che ci sono casi e casi, situazioni e situazioni, e l’arte di generalizzare (o approssimare, o arrotondare) puo’ sembrare una cosa limitante e a volte un po’ becera. Cio’ non toglie pero’ che carpire la regola generale in un mare di caos e’ quello che ci ha fatto evolvere, quello che ha dato vita a molte delle nostre scoperte scientifiche o soluzioni ingegneristiche piu’ avanzate. E dal punto di vista sociologico e politico, magari un po’ aiuta a spiegare la societa’ in cui stiamo vivendo.

Perche’ in fondo quando uno individua il problema allora puo’ iniziare a lavorare per risolverlo, no?


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