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Corrado Rossi-"In the Peony Garden"

Creato il 28 febbraio 2016 da Athos Enrile @AthosEnrile1

Corrado Rossi-

ritorna all'impegno discografico e svolta, o meglio, ritorna al punto di partenza, lasciando un attimo da parte il successo d'oltreoceano legato alla sua Word Music e proponendo "è stato premiato in un concorso realizzato dall' Corrado Rossi quartetti d'archi e pianoforte": cambiando i fattori il prodotto resta immutato, dal momento che il suoIn the Peony Garden Akademia Music Awards di Los Angeles, come miglior album nella categoria " Musica Classica ".

Nove tracce magiche, registrate a Budapest, con musicisti della Budapest Symphonic Scoring Orchestra, permettono a Corrado di ripercorrere la sua vita, con l'influenza degli affetti più cari - e questa è una realtà - ma immaginando un momento intenso in un luogo d'altri tempi, circondato dalla pace assoluta, in perfetto accordo con la natura rigogliosa, curata e curatrice, di certo protettrice: le peonie regnano, ma sono in buona compagnia.

E' questo il sottofondo che permette al pianista bergamasco di inventare musica e poesia, epigrammi musicali che sanno raccontare, come e più di una lirica.

Invidio chi, immaginando luoghi, persone e cose, riesce ad isolarsi dalla frequente noia e mediocrità del quotidiano, dedicando suoni e armonie a idee e concetti, firmando con un titolo che marchierà a vita un brano musicale e il suo protagonista, che vivrà per sempre attraverso quei pochi minuti di ispirazione.

La musica che Corrado Rossi propone nel nuovo disco ha questa peculiarità, con il valore aggiunto che gli episodi di vita "raccontati" diventano con semplicità gli stessi dell'attento ascoltatore, che entra in piena sintonia con l'autore.

Apro il CD, lo estraggo, e ciò che appare è la frase che sintetizza l'album, un'anticipazione che induce a pigiare rapidamente lo start per un primo giro di giostra...

Corrado Rossi-


E' da poco uscito il tuo ultimo lavoro, "In the Peony Garden": mi spieghi la motivazione del titolo?

"In The Peony Garden" può forse sembrare un titolo inusuale, ma per me è qualcosa di speciale: ho pensato infatti di ambientare l'album in un giardino, uno di quelli tipici delle ville padronali del 1700 che ho sempre ammirato, con vegetazione lussureggiante, laghetti, ponti, fontane e naturalmente peonie (i fiori preferiti di mia moglie). Vivendo in un appartamento in città, ho sentito il bisogno di evadere almeno mentalmente dal caos e così mi sono immaginato all'interno di questo giardino, seduto al pianoforte e ho preso spunto da ciò che la mia immaginazione vedeva e sentiva, o voleva semplicemente vedere e sentire... "Nei miei giardini", che rappresentano metaforicamente la mia interiorità, hanno preso poi vita tanti "personaggi" con le loro storie e le loro emozioni.

In cosa si differisce dai tuoi precedenti dischi, in particolare dall'elettronico "Panta Rei"?

Sbaglio o ci sono passaggi dedicati ad una persona che ti è molto vicina?

Tutto l'album ripercorre un pò alcuni momenti della mia vita e non potevano mancare quelli con Anna. C'è anche la nostra storia e il primo e l'ultimo brano ne fanno capire bene il senso: da "In The Beginning" fino a "For A Lifetime"... Anna mi ha dato la motivazione a comporre ed è sempre la prima che ascolta i miei brani, mi dà suggerimenti e cura " l'immagine" dei miei lavori (packaging e grafiche).

E' un album facilmente replicabile dal vivo? Hai pensato a proporlo in quella veste?

A chi ti sei affidato per art work, produzione e distribuzione?

Hai programmato anche una sorta di pubblicizzazione /divulgazione?

Sono abituato ai tuoi successi oltreoceano: c'è qualcosa che bolle in pentola?

"Corrado Rossi delivers a compelling and distinct album with enchanting piano, graceful strings and flawless arrangements tying all together; each song richly worthy of mention."

"Corrado Rossi propone un Album interessante ed elegante, con un Pianoforte incantevole, archi leggiadri e perfetti arrangiamenti. Ogni brano è meritevole di menzione."

Corrado Rossi-


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