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CORRE SULL’ASSE NOLA – CIMITILE LO SFASCIO DEL TPL DELLA CAMPANIA - Oggi si presenta il progetto di interramento della tratta Saviano - Nola

Creato il 06 luglio 2012 da Ciro_pastore

CORRE SULL’ASSE NOLA – CIMITILE LO SFASCIO DEL TPL DELLA CAMPANIA  - Oggi si presenta il progetto di interramento della tratta Saviano - Nola CORRE SULL’ASSE NOLA – CIMITILE LO SFASCIO DEL TPL DELLA CAMPANIA Oggi si presenta il progetto di interramento della tratta Saviano - Nola Proprio mentre scrivo, presso il Palazzo Arcivescovile di Nola, viene presentato in pompa magna il progetto di raddoppio ed interramento della tratta Saviano – Nola della Circumvesuviana, importante opera infrastrutturale di cui si parla da circa venti anni. Ora, sulla carta il progetto è pronto. Concretamente non si sa, però, quando un’opera di tale portata sarà realizzata. Il costo? Centoventi milioni di euro, stanziati dal Governo Berlusconi per l’interramento dei binari con il raddoppio di circa 5 km di ferrovia, a partire dal Comune di Scisciano fino a quello di Cimitile, passando per le stazioni di Strocchia (da realizzare), Saviano, Feudo (da realizzare), Nola e Cimitile: una vera rivoluzione per il traffico e l’assetto urbanistico dell’area nolana. Un’opera che se realizzata rappresenterà per le Città interessate, ma anche e soprattutto, per l’intera Area Nolana, un’importante occasione di sviluppo. In primo luogo, perché si concretizza un progetto risalente agli anni novanta e che mai aveva avuto la sponda giusta; in secondo luogo perché giunge in un momento storico dove non è facile canalizzare le risorse la precaria situazione finanziaria. È pur vero che il progetto viene presentato per la seconda volta – e già questo remake non promette nulla di buono. Ma basta scorrere la lista dei notabili che compongo il variegato “parterre de rois” per rendersi conto che l’asse Nola – Cimitile è diventato l’ombelico della politica campana. A parte la inevitabile presenza dei sindaci dei comuni coinvolti, ad ascoltare la presentazione del progetto tenuta dal Prof. Arch. Michelangelo Russo, saranno presenti l’Amministratore Unico di Circumvesuviana Gennaro Carbone, il Commissario Straordinario dell’EAV, Prof. Ing. Nello Polese, l’Assessore regionale ai Trasporti Sen. Prof. Sergio Vetrella, il Consigliere Regionale On. Franco Nappi, l’Assessore regionale al Demanio, On. Ermanno Russo, e quello agli Enti Locali On. Pasquale Sommese, il Presidente della Provincia di Napoli On. Luigi Cesaro ed il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera On. Paolo Russo. Concluderà i lavori sarà il Governatore della Campania, Stefano Caldoro. Come si vede, presenzia compatto il gotha della politica dell’area nolana. Messi da parte, per una volta almeno, ruggini, rancori personali ed interessi di parte, i politici più in vista nel territorio da circa 20 anni, sono oggi “tutti insieme appassionatamente”, uniti da un progetto che viene visto come occasione di grande rilievo per riqualificare lo spazio pubblico e pedonale della città di Nola, nonché per il miglioramento e la razionalizzazione delle aree di sosta e dei flussi veicolari. Infatti, il progetto prevede l’eliminazione dei passaggi a livello e la liberazione dei binari con conseguente incremento delle aree disponibili per i cittadini. Ovviamente, l’importo complessivo dei lavori (120 milioni) hanno avuto l’indubbio merito di coalizzare tutte le parti politiche del territorio. In un momento di forte crisi e di stagnazione degli investimenti pubblici, 230 miliardi delle vecchie lire, costituiscono insperata “manna dal cielo”. Insomma, a prima vista sembrerebbe un’operazione utile e vantaggiosa per l’economia locale, con l’ulteriore ricaduta di un sicuro innalzamento della qualità urbanistica di un territorio cresciuto demograficamente in maniera vertiginosa ed incontrollata. Eppure, il progetto assume contorni paradossali se inserito nel catastrofico scenario di sfascio generalizzato, in cui si trovano le aziende del trasporto pubblico locale in generale e la stessa Circumvesuviana (destinataria dell’opera). Stride fortemente, questo annuncio odierno, con le notizie di tagli occupazionali, la chiusura di aziende, la riduzione del servizio, l’allontanamento progressivo della clientela. Insomma, parlare oggi di opere faraoniche fa a cazzotti con una realtà di piena recessione economica e di decadenza complessiva del settore. Ma la classe politica locale, ovviamente, non può che gioire del fatto che il progetto vada in porto. È l’ennesima dimostrazione della loro potenza sul piano politico-amministrativo. Il territorio ha espresso, ed esprime, con una prolificità sorprendente, potenti uomini politici. Sicuramente, in misura ben maggiore del reale peso in termini elettorali di quelle comunità. Tutto il comprensorio nolano (a cui aggiungerei le aree immediatamente adiacenti) ha sempre avuto la capacità di coalizzarsi elettoralmente su pochi “uomini forti”, più che disperdersi attorno a molteplici, e poco redditizi, progetti politici. Basti pensare al potere immenso che ebbe ad esercitare l’On. Mensorio, ancora oggi da molti compianto (anche a causa delle  strane, e non ancora chiarite, modalità della sua prematura morte). Mensorio ha fatto, in qualche modo, da caposcuola per una serie di epigoni che, seppure declinando la politica in maniera personale, condividono il comune senso di ancestrale “attaccamento al territorio”: la mia terra, anzitutto ed innanzitutti. In maniera del tutto pragmatica e scevra da ogni ideologia, i cittadini/elettori di quei territori hanno sempre avuto una visione molto pratica e concreta della politica e, soprattutto, della sua funzione economico-sociale. I nolani sanno bene che le idee non si mettono a tavola. Forse così tradiscono la loro comune origine contadina, ma scelgono la concretezza dell’azione, piuttosto che i discorsi alati e le utopie irrealizzabili, di cui i politici “costieri” si riempiono troppo spesso la bocca. Partendo da questo forte elemento fondante, negli ultimi due decenni il territorio ha assunto un ruolo baricentrico nell’economia della nostra regione. A partire dal CIS e dall’Interporto Campano, passando per il Vulcano Buono e per finire alle officine di NTV, ogni intervento economico sul territorio ha avuto ampie ricadute occupazionali che, direttamente ed indirettamente, i ras politici locali hanno saputo sapientemente tramutare in quel diffuso consenso elettorale che li ha elevati nell’agone politico in ruoli di governo decisivi. Bisogna, inoltre, ammettere che i politici nolani hanno sempre saputo come disobbligarsi nei confronti dei loro elettori, curando con certosina attenzione ogni piccola piantina che potesse generare frutti. E come si vede dal progetto interramento Circumvesuviana, anche stavolta le piante del loro curato e fertile orticello stanno generando succosi frutti.

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