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Corso preparto #2: mai, MAI dire la data del parto

Creato il 03 maggio 2015 da Taccodieci @Taccodieci
L'ostetrica ci aveva preparate: "qui lo dico e qui lo nego: non dite mai a vostra madre e a vostra suocera la data presunta del parto. E se lo fate dite loro sempre una data che sia almeno dieci giorni dopo quella effettivamente prevista, altrimenti avrete finito di vivere non appena entrerete nel nono mese".
Mai consiglio è stato più corretto.
Peccato che nel mio caso ormai la frittata fosse stata fatta e sia nonna1 che nonna2 (non dirò chi sia la mamma e chi la suocera per par condicio) sappiano da sempre che la data prevista sarà tra circa 3 settimane.
Siamo quindi entrati nel nono mese e capisco benissimo che cosa intendeva dire l'ostetrica.
Si tratta di un caso di stalking.
Iniziamo la mattina con una manciata di sms, se non rispondo ai quali scatta l'allerta della Farnesina: telefonate al cellulare, telefonate a casa, telefonate tra loro nonne e, in ultima, telefonate a FF.
Con scene alle 8 del mattino del tipo:
- che voce impastata che hai, stai bene?
- sì, stavo solo dormendo.
- no perchè ti ho cercata al cellulare e lo trovo spento!
- appunto perchè stavo dormendo.
La giornata continua con telefonate con varie richieste:
- ti serve la spesa?
- devi andare dal medico? Ti accompagno?
- come ti senti? La dottoressa ha detto che potrebbe nascere prima, mi raccomando.
- dove tieni la valigia? Perchè se ti senti male all'improvviso DEVO sapere dove tieni la valigia. A proposito, l'hai preparata la valigia vero? Hai messo anche... (inserire nome di oggetto a caso).
- mi raccomando se ti senti male chiamami che arrivo io prima di FF e ti porto all'ospedale.
- hai misurato la pressione/febbre? Hai preso gli integratori?
- vuoi che ti venga a fare compagnia mente FF è al lavoro? NO??!? Ma TI FIDI a stare a casa DA SOLA?!?
E a poco serve spiegare loro quello che ci ha detto l'ostetrica al corso preparto, ovvero che i bambini che nascono in 10 minuti in un ascensore sono letteratura, alle donne normali non succede e tantomeno succede al primo figlio. Pure a me piacerebbe partorire sulle scale cercando di andare all'ospedale, ma ho come il presentimento che succederà dopo un tot di ore di sofferenza, nelle quali FF farà ampiamente in tempo a tornare dal lavoro.
Ogni spiegazione finisce con un "beh, non si sa mai, può sempre succedere".
E poi c'è da stupirsi se in questi ultimi giorni la pressione tende a salirmi e mi sto gonfiando come un aerostato.
Dal momento che nonna1 e nonna2 ovviamente sanno della mia pressione fanno a gara per rendermi la vita più facile, presentandosi a casa portando salsicce e pasta al forno, ovvero un toccasana per ogni iperteso che lievita a vista d'occhio.
Il tutto condito da consigli del tipo:
- se hai così tanta ritenzione idrica non devi bere.
- nonna1, io bevo perchè me lo ha detto il medico.
- sei sicura che abbia capito bene? Domani che lo vedi richiediglielo, per favore, perchè a me pare impossibile che ti faccia bere molta acqua con le caviglie così gonfie! Vuoi che entri con te in ambulatorio a chiederglielo io?
Cioè: l'acqua non va bene, la pasta al forno sì.
Saranno settimane lunghissime.
La Redazione

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