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Cortina: se la Guardia Finanza critica l'Agenzia delle Entrate

Creato il 04 gennaio 2012 da Gaetano61
I tempi sono difficili, per usare solo un eufemismo: l'età pensionabile rimandata, il sistema contributivo esteso a tutti i lavoratori, reintrodotta l'Ici (ora Imu) sulla prima casa con un aumento della base imponibile sulla quale calcolarla, aumentate l'addizionale regionale Irpef, le bollette energetiche, le autostrade, la benzina...che alcuni funzionari dell'Agenzia delle Entrate si siano recati a Cortina d'Ampezzo a cavallo del Capodanno per controllare gli esercenti e per rilevare i numeri di targa dei frequentatori di quella località, non certo alla portata di un lavoratore precario o di un pensionato al minimo, penso che rientri nella normalità, nella serietà di un'amministrazione statale che cerchi di far pagare le tasse a tutti i cittadini. Il blitz dell'Agenzia delle Entrate non è parso invece normale per l'assessore comunale al commercio di Cortina, che, apprendiamo dall'articolo pubblicato sul Gazzettino, è anche presidente di un'associazione di commercianti (forse ci eravamo dimenticati di vivere nel Paese del conflitto d'interessi); ma la cosa più sorprendente è stata la dichiarazione del comandante della Guardia di Finanza locale, il capitano Leonardo Landi, riportata sempre dal Gazzettino
«Come Guardia di finanza non ci sogneremmo mai di "sguinzagliare" i nostri uomini, che peraltro sono solo 22, nei negozi dalle 8 alle 24 nei giorni a cavallo di San Silvestro. Già c’è la crisi, già non si muove un euro, se poi ci si deve metter noi a intralciare l’importante lavoro di questi giorni... Perché non fare un intervento simile, ad esempio, all’indomani delle festività natalizie? Da parte nostra preferiamo operazioni realizzate in modo selettivo e chirurgico, come quella che ha portato alla luce 4 evasori totali».
Gli organi preposti ai controlli fiscali sono due: Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. La base del loro operare "dovrebbe" essere il coordinamento delle rispettive iniziative o, se questo (colpevolmente) manca, almeno l'assenza di critica sul modo di operare dell'altro, nell'ottica del "marciare divisi e colpire uniti".  Il caso di Cortina riporta così in evidenza il problema delle strutture deputate alla lotta all'evasione fiscale nel nostro Paese. Forse, anzi, sicuramente, una minore separatezza tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza (attualmente un Corpo organizzato militarmente), e la costituzione di un organo di polizia finanziaria ad ordinamento civile, porterebbe ad un'azione più incisiva nella lotta all'evasione.
Infine, un consiglio, se mi è permesso, al capitano di Cortina: si dice che il "silenzio è d'oro", e mai come in questo caso lo sarebbe stato.

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