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Cos'è Digitalis Purpurea?

Creato il 18 febbraio 2014 da Informasalus @informasalus

digitalis purpurea
Digitalis purpurea è una pianta che cresce allo stato spontaneo cresce nelle boscaglie aperte e tra i cespugli sui pendii; è originaria dell'Europa Occidental

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Digitalis purpurea.
- Ordine Naturale di appartenenza: Famiglia scrofulariacee
DESCRIZIONE: durante il primo anno forma una rosetta basale di foglie grandi, ellittiche e molto pelose, l'anno seguente si sviluppa fino a un'altezza di 70-150 cm in un unico fusto. Questo è forte, peloso e con pochissime foglie, termina in una lunga e sottile spiga floreale che presenta dei fiori tubolari penduli dalle ascelle fogliari. I fiori sono di colore rosa o rosso purpureo, sono lunghi da 4 a 5 cm, lisci nella parte esterna e pelosi nella parte interna. Il frutto in autunno è una sfera pelosa che contiene piccolissimi semi.
DISTRIBUZIONE: allo stato spontaneo cresce nelle boscaglie aperte e tra i cespugli sui pendii; è originaria dell'Europa Occidentale.
CENNI STORICI: nel 1785 William Withering, un medico inglese, pubblicò in un libro le prime osservazioni sulle proprietà della pianta e ne sottolineò gli effetti diuretici; nel 1789 John Ferriar riconobbe l'azione farmacologica della digitale sul cuore.
PRINCIPI ATTIVI: digitossina, gitossina e gitalina; sono dei glicosidi e sono contenuti principalmente nelle foglie.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Digitalis utilizza la tintura ottenuta con le foglie del secondo anno raccolte un po' prima della fioritura.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Apparato cardiocircolatorio: diminuzione della frequenza cardiaca con frequenza del polso spesso inferiore a quella cardiaca.
- Apparato digerente: vomito, diarrea, congestione epatica e ittero.
- Sistema nervoso: vertigini, cefalea, sensazione di pesantezza alla testa, ronzii e disturbi visivi.
INDICAZIONI GENERALI
E' indicato: nei casi acuti e cronici; negli anziani; nelle donne; nei neonati e nei bambini con disturbi cardiorespiratori; nei cardiopatici con aritmie, bradicardia, crisi anginose, dispnea, asma cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra o scompenso globale con edemi e oliguria.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Bradicardia.
- Polso debole e spesso aritmico.
- Sensazione «che il cuore si sia arrestato o cessi di battere appena il p. si muove».
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Patologie cardiache con grande ansia; dispnea, sensazione improvvisa che il cuore si fermi; polso arterioso debole, irregolare, affrettato e irregolare, intermittente o estremamente lento; ogni movimento, e spec. alzarsi dal letto o dalla sedia, provoca pulsazioni rapide, deboli sussulti e a volte cianosi, persino sincope.
2 - Paziente avvilito, piagnucoloso, che vuole essere consolato; è ansioso anche al di fuori della sua malattia cardiaca.
3 - Edema: qualsiasi forma di edema di origine cardiaca.
4 - Disturbi epatici con aumento di volume ed indurimento del fegato; itterizia; urine scarse, di colore intenso, feci bianche come cenere; dolenzia della regione epatica.
5 - Debolezza seminale contemporanea a debolezza cardiaca: di notte emissioni involontarie di sperma con o senza sogni; anche disturbi acuti della prostata.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 CUORE; muscolo. CIRCOLAZIONE [fegato; polmoni; stomaco]. Occipite. Organi genitourinari.
- Lateralità del rimedio: Lato destro.
EZIOLOGIA: Stravizi; masturbazione; eccessi sessuali; abuso di chinino.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l'ansia, la paura di morire, la depressione, l'irritabilità, i sensi di colpa e l'apatia.
I disturbi cardiorespiratori evocano un intenso stato ansioso con irrequietezza, iperattivismo e insonnia.
A lungo andare le preoccupazioni per il suo stato di salute si ripercuotono sul suo umore. Comportano uno stato depressivo a impronta disforica, tematiche di autoaccusa con sensi di colpa e una progressiva perdita di interessi con abulia e apatia.
MODALITA'
Peggioramento: Sforzo fisico. Alzandosi. Sdraiato sul fianco sinistro. Movimento. Odore del cibo. Freddo; bevande, cibo; clima. Calore. Abusi o eccessi sessuali. Musica.
Miglioramento : A riposo. Aria fresca. Disteso a terra sulla schiena. Stomaco vuoto. Seduto dritto.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen



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