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Cosa abbiamo in meno di loro?

Creato il 29 ottobre 2010 da Wanderer @Inneres_Auge
Cosa abbiamo in meno di loro? 
I tg parlano di bunga bunga, delitti imperfetti e cani che osano andare in giro senza la museruola. La guerra civile è un problema secondario, da relegare a metà notiziario. I tg parlano di leggi per la salvaguardia del papi, case di Montecarlo, pulci ammaestrate. Ed i pastori sardi? Bè quelli a fine notiziario, dopo il servizio sul robot che ti dice se tua moglie è infedele.
Ci sarebbe da dire qualcosina sulla finanziaria ed il ddl Gelmini.All’interno del disegno di legge dell’ennesima manovra finanziaria sono contenuti ulteriori tagli al diritto allo studio universitario.
I tagli colpiscono il fondo per le borse di studio, il fondo per gli interventi per alloggi e residenze universitarie e il fondo di potenziamento dell’attività sportiva universitaria.
Il fondo per le borse di studio scende dai 246 milioni del 2009 a 25, 7 milioni di euro per gli anni 2011 e 2012 e addirittura a 12,9 milioni per il 2013, anno in cui il taglio sarà di 234 milioni rispetto al 2009.
Rimangono confermati i tagli al fondo per gli interventi per alloggi e residenze universitarie che dai 109 milioni del 2009 passa a 18,66 milioni nel 2011.
Pochi giorni fa in facoltà si discuteva della riforma e di altre cose. Si parlava del nostro futuro ed eravamo concordi nell'affermare che l'anno prossimo finiremo in Burundi. C'è una protesta in corso ma come dicono diversi docenti, non serve a nulla. Non serve perchè è misera: sono pochi quelli che si muovono, quelli che fanno sentire la propria voce. Noi siamo pigri o forse senza palle o addirittura ci va bene tutto. Dobbiamo arrivare alle condizioni estreme per reagire. Pensate se il diritto allo studio in Francia fosse messo in dubbio. Pensate se Christine e i suoi amici, colleghi scoprissero che il governo gli ha diminuito i fondi da 2 miliardi a 99 milioni: loro farebbero le barricate, milioni di studenti e personale accademico sarebbero in grado di mettere in crisi il governo. Noi abbiamo bisogno di sentire la puzza della merda (o della spazzatura) intorno a noi per tirare fuori gli attributi: è una questione di civiltà. Il diritto allo studio sancito dalla costituzione non è una barzelletta. Così come il diritto a vivere in un ambiente pulito.
Tornando al fetore degli escrementi, io credo che stiamo iniziando a sentirlo tutti. Da Adro a Terzigno passando per L'Aquila. Da San Fratello a Milano, dalle alpi alle madonie. E più la merda sale più ci si avvicina al momento in cui dovrà per forza saltare il tappo (che non è il papi). Prima però c'è sempre tempo per la commemorazione del polpo Paul.
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