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Cosa c'è in una scatoletta di tonno?

Creato il 21 maggio 2013 da Stelladellest
Cosa c'è in una scatoletta di tonno?http://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/6263-scatolette-tonno-greenpeaceQuando apriamo unascatoletta di tonno, siamo davvero sicuri di ciò che stiamo per mangiare? È la domanda che si è posta l'associazione ambientalistaGreenpeaceche nel suo nuovo rapporto "I segreti del tonno. Cosa si nasconde in una scatoletta
" affronta il problema del tonno in scatola, o almeno di quello che crediamo sia tonno.
SecondoGreenpeace, infatti, una prima pecca delle scatolette è lascarsa trasparenza. Dopo aver condotto un monitoraggio in 173 punti vendita, la scorsa estate, sulle etichette di oltre 2mila lattine di tonno, l'associazione ha chiarito un punto: i consumatori sanno poco o nulla riguardo a quello che si apprestano a comprare (e a mangiare).Fate la prova. Aprite la dispensa e provate a leggere cosa c'è scritto sullascatoletta. Noi ci abbiamo provato. Nella scatoletta di tonno all'olio di oliva, a parte gli ingredienti (tonno, olio d'oliva e sale) non troviamo altro. Anche su quella del tonno al naturale troviamo gli ingredienti (tonno, acqua, sale, estratto di lievito) ma null'altro.Ed ecco idati diGreenpeace. Nella metà dei casi esaminati, non sappiamo assolutamente che specie di tonno abbiamo acquistato e solo il 7 per cento delle scatolette indica la provenienza. Silenzio assoluto sullatecnica di pescautilizzata, nel 97 per cento delle scatolette esaminate.Siete curiosi di conoscere le tecniche con cui viene più spesso pescato il tonno in Italia? Con metodi distruttivicome i palamiti, le reti a circuizione con FAD, che causano ogni anno la morte di migliaia di esemplari giovani di tonno,tartarughe,squali, mante. Significativo il video di Greenpeace che documenta le conseguenze distruttive della pesca con i FAD. Il filmato è stato girato da un informatore dell'industria del tonno su un peschereccio coreano nell'Oceano Pacifico."Sono trascorsi due anni dal lancio della campagna "Tonno in trappola" e la situazione non è migliorata– ha ribaditoGiorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia -Se alcune aziende hanno aggiunto delle informazioni in più sulle etichette, la maggior parte dei prodotti non offre garanzie né sul tipo di tonno che portiamo in tavola, né sulla sostenibilità dei metodi con cui è stato pescato. Tutto fa pensare che le aziende produttrici stiano cercando di nascondere qualcosa".Continua: "Oggi i consumatori italiani sono complici senza saperlo della distruzione dei mari. In Inghilterra tutti i più importanti marchi hanno deciso di utilizzare solo tonno pescato in modo sostenibile, mentre in Italia non esiste ancora una scatoletta di tonno 100 per cento sostenibile. Cosa stiamo aspettando?".


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