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Cosa fare d’estate ad Amsterdam quando piove

Creato il 25 luglio 2012 da Witzbalinka

In un cortile interno si piega misteriosamente una donna vestita con una giacca rossa e una lunga gonna scura, come se fosse immedesimata nello svolgimento di qualche lavoro nei campi. Sulla destra, in primo piano, sul vano della porta contigua vediamo un’ altra donna il cui biancore degli abiti risalta sul fondo scuro. Tra loro vi sono due bimbi accucciati che sembra stiano giocando sul marciapiede, forse con delle biglie. Sui mattoni rossi della casa tipicamente olandese vediamo un curatissimo dettaglio delle grate e delle sistemazioni, allo stesso modo in cui ci sorprende la minuziosità con la quale vengono rappresentati gli scuri delle finestre, i vetri, le piastrelle dei pavimenti … potremmo contemplare per ore e ore in uno stato ipnotico il saggio ed enigmatico modo in cui è stato articolato lo spazio in questo quadro ( i vari buchi aperti, le facciate retrostanti, i tetti) e soprattutto lo sguardo, il modo in cui il silenzio e l’atmosfera prevalgono sui rumori e i motivi del luogo rappresentato, il modo in cui la composizione geometrica cede il passo al sentimento della materialità temporale, il modo in cui questa piccola e miracolosa tela di Veermer si colloca ad anni luce di distanza dall’artificiosità dei piacevoli quadri di De Hooch, che sembrano trattare gli stessi temi. Si trova, come altre opere maestre del pittore di Delft  (l’indimenticabile Donna in Blu, La lattaia e La lettera d’amore), nel Rijksmuseum di Amsterdam (http://www.rijksmuseum.nl/?lang=en) e ammirarle turbati è forse la miglior cosa  che possiamo fare un qualunque pomeriggio d’estate in cui ci sorprenda la pioggia nella bella Città dei Canali, specialmente adesso che gli stranieri si vedono purtroppo vietato l’ingresso nei Coffee-Shops.

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Ovviamente ci sarà chi preferirà, e fortunatamente le due possibilità non si escludono a vicenda, perdersi tra le sinestesie create dall’esplosione selvaggia di colori che propone l’eccellente Museo Van Gogh, il quale  ospita una completissima e straordinaria collezione di circa 200 opere del pittore olandese, di tutti i suoi peridodi artistici.

È possibile che i più eccentrici preferiscano aspettare che spiova bevendo un delizioso té nell’elegante caffè del curiosisissimo Museo delle Borse che espone la collezione di Hendrikje Ivo, prima o dopo aver ammirato il fantastico lavoro artistico dei camini dell’edificio del XVII secolo al numero 573 di via Herengracht.

Un’altra opzione consigliabile è il fantastico Museo del Sesso, anche noto come Tempio di Venere, che si trova al numero 18 di via Damrak, a fianco  della Stazione Centrale, con la sua seducente combinazione di collezioni di oggetti erotici e un parco tematico dove ci si perde tra le perturbanti sale dai nomi suggestivi (Wilde, Sade, Valentino, Mata Hari…) e relative associazioni.

 


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