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Cosa fare in caso di punture di meduse

Creato il 04 agosto 2014 da Moveup

Scritto da: Marta Graziani 4 agosto 2014 in Salute e benessere Inserisci un commento 182 visite

cosa fare in caso di punture di meduse

Più che la pioggia, sono le meduse il vero incubo di chi ama trascorrere le giornate al mare. Irritazioni, bruciore intenso e prurito sono alcuni dei risultati del malcapitato contatto con i loro tentacoli: nel caso in cui vi troviate a dover fronteggiare questa sfortunata eventualità, potrebbe esservi utile sapere cosa fare in caso di punture di meduse.

Gli esperti consigliano sempre di evitare di fare il bagno qualora notiate che l’acqua è particolarmente “abitata”, anche perché ne esistono alcune specie dai tentacoli molto lunghi (Pelagia può arrivare fino a 10 metri, ad esempio). Se tuttavia, nonostante tutti gli accorgimenti, siete stati comunque “beccati”, ricordate di mantenere la calma, respirare normalmente, ed intervenire nel modo giusto. Vediamo quindi, in dettaglio, cosa fare in caso di punture di meduse.

Ecco cosa fare in caso di punture di meduse

La prima cosa da fare, come abbiamo già detto, è mantenere la calma: se possibile, evitate di muovervi troppo, in modo da non favorire la circolazione del veleno nell’organismo. Lavate la parte con acqua di mare: è sconsigliabile utilizzare acqua dolce, poiché quest’ultima potrebbe favorire la scarica del veleno, mentre quella di mare pulisce la pelle da eventuali residui e diluisce la tossina che non è ancora penetrata.

Vi hanno detto che sulla puntura bisogna passare una pietra o della sabbia calda, o lavare con ammoniaca, aceto o alcool? Questi “rimedi fai da te” sono inutili, e potrebbero addirittura contribuire ad infiammare ulteriormente la parte in questione. Per ridurre la sensazione di prurito e per bloccare la diffusione delle tossine è importante non grattarsi: non applicate in autonomia creme al cortisone o contenenti antistaminico, ma chiedete sempre il parere di un medico.

Queste ultime creme, tra l’altro, entrano in azione dopo 30 minuti dall’applicazione, quando già il massimo della reazione si è esaurito naturalmente. Ricordate di coprire la parte lesa con una garza e, se volete evitare che rimangano eventuali cicatrici, non esponete la parte al sole fin quando l’infiammazione non sia passata. Questa zona, infatti, tenderà a scurirsi di più poiché più sensibile alla luce solare.


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