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Cosa non fare a New York

Creato il 28 luglio 2013 da Patrickc

Una città che amo, una città che non annoia mai, una città dove è vietato sprecare una giornata in malo modo.

Cosa non fare a New York

Ecco qualche personalissimo suggerimento da viaggiatore-turista per chi va a New york la prima volta. Certo ci sono tanti altri post del genere, ma non concordo praticamente con alcuno di essi. Questo è il mio punto di vista. E, certo, alcuni punti sono scontati, altri non dovrei nemmeno scriverli, ma l’esperienza sul campo mi suggerisce che vale la pena ripeterli.

1. Non andare a Times Square

New York City

Times squadre, foto di Kaysha, da Flickr
creative commons attribution-non commercial

Ecco, non prendermi alla lettera, ma questo luogo simbolo di New York – un tempo malfamato – è incredibilmente noioso e anonimo. Se il tuo obiettivo è andare a New york e vedere Times square, non andare. Anche il New York Times ha traslocato e si è spostato a qualche isolato di distanza. Ci passerai perché è vicino a Broadway e forse scenderai qui con la metropolitana: dai un’occhiata alle luci, alla gente, ma non perderci troppo tempo, a meno che tu non sia in fila da Tkts per avere qualche biglietto scontato per i musical di Broadway. Times squadre è decisamente più bella nelle foto!

2. Non entrare nella Statua della libertà

Fallo solo se è il tuo sogno da bambino o se sei fra i pochi che ha amato alla follia Ghostbusters 2. Le file sono lunghissime e perderai, se va bene, mezza giornata. Fra l’altro non offre molto di interessante, nemmeno una vista unica (è la stessa che si gode dalla barca). Un buon modo per dare alla signora francese una bella occhiata da vicino e sul traghetto che va a Ellis Island e che gira attorno all’isola.

3. Non andare da Abercrombie & Fitch

Non dovrei nemmeno inserirlo nell’elenco, quindi la faccio breve e. Sei a New York e vuoi passare mezza mattinata in fila sulla Quinta strada in mezzo a una folla composta al 90 per cento da italiani per vedere abbigliamento discutibile e ragazzi a petto nudo… stai scherzando, vero?

4. Non metterti nei guai

Questo è incredibile, ma ogni anno una trentina di turisti finisce nei guai a New York perché colta a urinare in un vicolo. Quello che in Italia è solo un malcostume diffuso (spesso anche per la mancanza di bagni pubblici, su cui ci sarebbe da scrivere pagine), nella Grande Mela è un reato penale che prevede fino a 12 mesi di reclusione (più spesso una decina). E si può finire nei guai anche se si viene sorpresi a fumare in un parco (vietato!) o a bere alcolici in pubblico, per strada (25$ di multa e rischio priigione. C’è chi mette la bottiglia un sacchetto, una ‘brown bag’ che nasconda la bottiglia (le avete viste in mille film, dai), ma non è legale nemmeno quello, anche se in genere tollerato. Di tutto questo, fra l’altro, rimane traccia sulla vostra fedina penale e in caso di ritorno negli Usa dovrete segnalarlo nei moduli che vi fanno compilare… altrimenti sono altri guai. Il racconto è dell’avocatessa Germana Giordano che assiste i turisti con questo tipo di problemi.

5. Non ostinarti mangiare italiano

Bagel with cream cheese and lox

Bagel, soprattutto a colazione è un must newyorchese
(foto di Simon Law, da Flickr cc attribution-non commercial)

Questo vale per qualsiasi posto al mondo ma in particolare a New York. Perché devi cercare la pasta all’estero per poi lamentarti che è scotta o che servono gli spaghetti col ragù? Trovo assurdo stupirsene: pensi davvero che il ristorante cinese sotto casa cucini come a Pechino? New york è una delle città più multiculturali del mondo e puoi provare oltre alle specialità più o meno locali (amo i bagel!), la cucina di tantissimi Paesi portata dagli immigrati e rielaborata in loco. Ho mangiato ottimo ramen giapponese e puoi trovare anche cucina indiana e messicana di buon livello e non cara. Senza contare che se puoi spendere ci sono molti ristoranti di altissimo livello. Perché cedere alla nostalgia degli spaghetti, dunque? Se vuoi provare la cucina italiana lo devi fare per un solo motivo, provare la cucina italoamericana che è un po’ differente dalla nostra. Gli immigrati la modificarono per la difficoltà di reperire alcuni ingredienti.  E anche la pizza ha avuto un’evoluzione. Alta e morbida, ha i suoi estimatori.

6. Non perdere tempo in coda

Manhattan Sunset (I)

Manhattan Sunset (dall’Empire state building)
foto di Marcel Germain, da Flickr cc attribution-non commercial

E’ lunga la fila per i biglietti scontati dei musical da Tkts, la biglietteria che propone biglietti scontati. Certo puoi comprarli in anticipo dall’Italia (ma a prezzo pieno).  Pochi però sanno che un colpo di fortuna può capitare anche andando direttamente alle biglietterie dei teatri dove, fra l’altro, spesso a volte ci sono sconti studenti elargiti in modo non troppo fiscale. Le file per l’Empire State building, il Moma e altre attrazioni è  poi infinita.  Il New york Citypass, blocchetto che contiene i biglietti per una buona serie di attrazioni (fra cui Top of the rock, Metropolitan…)  ti consente di saltarle. Non è detto che si risparmi (costa 106$ ed è difficile usarlo tutto), ma di sicuro risparmierai tempo, molto tempo.  E a New york, più che altrove, il tempo è denaro.

7. Non affidarti solo alle guide

New York è una città piena di vita, eventi, concerti e le guide cartacee diventano vecchie in fretta. Per vedere quali sono gli ultimi trend o cosa succede in città guarda i volantini, spulcia le liste di eventi e siti come Ohmyrockness (per i concerti indie) o Nuok (per i consigli degli italiani che ci vivono) oppure chiedi in giro, che è sempre un’ottima cosa…

Poche città come Nyc hanno molte facce e ci sono in effetti anche guide che aiutano a scoprirle. NoBordersmagazine suggerisce una guida meno ‘ortodossa’ per scoprire una Nyc più vera e viva e molto ‘alternativa’ la Zinester’s guide to Nyc. Meno originale, ma molto interessante anche la Lonely Planet – itinerari d’autore di Nyc.

8. Non bruciarti col caffè!

Until I have my first cup of coffee in the morning, I'm so spacey and absent-minded that I could walk right out of my apartment in my nightgown...

Il caffè da passeggio è un classico americano, di Ny in particolare
(foto di Ed Yourdon da Flickr, cc attribution-non commercial)

Gli americani amano bere il caffè bollente. Quindi se ti fai servire un bel bicchierone di caffè americano, di quelli da passeggio in cartone, fai molta, molta attenzione alla temperatura! Sinceramente non so come facciano i local.

9.  Non andare in agosto


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