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Cosa succede in Ucraina e cosa centrano Russia ed Europa

Creato il 03 luglio 2014 da Agilio @Agilioit

Quali sono gli obiettivi che muovono la Russia a continuare la pressione sull’Ucraina e perché l’Europa non ha una posizione decisa contro la Russia?

Nel marzo di quest’anno siamo tutti stati travolti dalle notizie che avevano come luogo di interesse l’Ucraina. C’è stato il complottista, il pessimista o il superficiale, insomma i cervelli di tutti sono andati in panne e non si riusciva a tenere a freno, per quante le buone parole spese dall’Europa erano, l’opinione pubblica che ovviamente odorava venti di guerra.

La Crimea è stata una regione dell’Ucraina sin dal 1954, quando il segretario del Pcus (Partito Comunista dell’Unione Sovietica) Nikita Krushchov la regalò alla repubblica Ucraina che a quei tempi faceva parte dell’URSS, da quel punto della storia c’è stata una successione di lotte e tira e molla tra filo-russi e aderenti alla causa repubblicana. Putin ha deciso di riprendersi la regione proprio nel momento in cui l’Ucraina si stava avvicinando all’Unione Europea e siccome il debito era alto, ha strumentalizzato la cosa. Chi viveva li invece, dalle varie interviste, sapeva bene che il progetto aspirava solo alla corsa della conquista, con vincitore chi ha osato di più, e le morti di giornalisti (qui una notizia recente) e militari dimostrano che le intenzioni erano quanto mai serie e pericolose.

Putin sapeva che il debito ucraino non poteva essere ripagato e avendo un interesse strategico per quella penisola (base logistica e militare che ha un controllo non indifferente sul mare) oltre al voler evitare di far avvicinare quella base all’Europa e quindi alla Nato, ha mostrato il pugno duro.

Crimea Cosa succede in Ucraina e cosa centrano Russia ed Europa

La prima reazione che ci si aspettava era una posizione inamovibile e di contrasto concreto dell’Europa, tutti sappiamo che non così non è stato, ma come mai? Stava perdendo un nuovo alleato che tra poco sarebbe entrato a far parte del suo gruppo come mai non si è battuta? Le ragioni più grandi stanno nel fatto che giacimenti di gas o altre sostanze necessarie al riscaldamento nel nostro territorio sono precarie, quindi come molte volte siamo abituati a vedere qui in Italia si è dato un colpo al cerchio e uno alla botte, dichiarando di essere contraria all’azione intrapresa dalla Russia non adoperandosi nel contrastarla in nessun modo anche dopo le annunciate sanzioni. La prima nazione ad essere cosciente di questo è stata la Germania, che con la cancelliera Angela Merkel si è riguardata bene dal mettersi contro il suo unico fornitore. Tutto il contrario è stato per gli Stati Uniti, da sempre nemici di Putin, che hanno visto questa espansione come un interesse di potere ed hanno subito attaccato economicamente (avendo la forza di farlo) la Russia prendendo come bersaglio le persone più vicine al capo di stato, che in alcune note ha espresso turbamento e risponderanno anche loro con delle sanzioni, ma che economicamente non hanno toccato gli USA che hanno una base finanziaria più che solida. Se si volesse essere chiari in tutto neanche questi ultimi potrebbero avanzare pretese dopo il quasi ammutinamento avvenuto in Iraq, che è stata una campagna di quasi totale fallimento, non andando ad argomentare poi anche gli obiettivi poco lucidi che dovevano essere completati su quel territorio. (Qui un video spiegazione su cosa è successo)

Quel referendum del 16 marzo fatto in Crimea è incostituzionale, per il semplice fatto che non si può prima occupare una regione e poi farla votare per la propria dipendenza o meno, per logica, non sarebbe libera rappresentanza del proprio voto, inoltre non si potrà mai fare luce se ci siano stati o no dei brogli, rimaniamo adesso in un momento in cui le parti sentono che avvicinarsi sia l’unico modo per una vita più serena per tutti, sappiamo però che non lo faranno se prima non ci saranno i propri interessi sul tavolo.


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