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Cosa vedere a Palermo

Da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Una citta spudoratamente bella, misteriosa, colta, graffiata.20140506-105229.jpg

Palermo è tanto e un giro tra gli storici mercati è ovviamente d’obbligo, da Ballarò, alla Vucciria, a Capo: quartieri che hanno fatto la storia di questa città, seppur ormai meno autentici di quello che dovevano essere in passato. Così come l’affascinante quartiere La Kalsa, il quartiere arabo, collocato anch’esso nel centro storico.
Ma Palermo è la città dei giardini, delle chiese, dei palazzi, delle strade in abbandono, dei silenzi, delle grida, delle ricchezze spesso sfacciate a volte nascoste.

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Se pensate di trascorrere un week-end a Palermo le cose da vedere sono molte. Qui alcuni consigli, ovviamente molto personali, su quelle cose che secondo me non dovrete perdere (la Cattedrale di Monreale merita un discorso a parte).

Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni
L’accesso è su Piazza Indipendenza, al costo di 8 euro. La cappella, dedicata ai santi Pietro e Paolo, anticamente cappella privata della famiglia reale, vale l’intero viaggio a Palermo. Il suo carico di maestosita’ appena varchi la porta e’ da togliere il fiato. Peccato che una parte del Palazzo sia sede dell’assemblea regionale siciliana. Peccato perche’ un bene di cosi straordinaria bellezza non dovrebbe essere legata secondo me a nessuna attivita’ o realta amministrativa. Dovrebbe vivere di vita propria. Ma questa e’ tutt’altra storia.

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La Chiesa della Martorana
L’accesso è su piazza Bellini, dal campanile, al costo di 2 euro. Uno degli esempi più belli di arte bizantina: questo è la Chiesa della Martorana a Palermo.
Per 2 euro è possibile ammirare i mosaici bizantini più antichi della regione.

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Chiesa di San Cataldo
Attaccata alla Chiesa della Martorana. Antica, piccola, di nuda pietra, senza fronzoli. Fortemente influenzata dallo stile arabo, basti notare le sue cupole rosse. La chiesa fu acquisita dai cavalieri del Santo Sepolcro.

Palazzo Abatellis
Ubicato nel quartiere della Kalsa, su via Alloro, l’ingresso è di 8 euro.
In questo palazzo del XV secolo, sede del museo regionale, ed esempio di arte catalana, si può rimanere rapiti da opere di artisti anonimi di una bellezza rara. Credetemi, un palazzo che vale davvero la pena visitare. Appena entrati, nella seconda sala si rimane basiti di fronte al Trionfo della morte. E’ un peccato non poter dare un nome a questo artista anonimo. E a seguire diverse opere, dislocate nelle varie sale, di Gagini, di Antonello Da Messina ecc..

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Casa della Professa
Se da via Maqueta decidete di far visita a Ballarò, vi imbatterete con la facciata di questa chiesa. In realtà il suo nome reale è chiesa del Gesù ma ai molti è conosciuta come Casa Professa, tra le più importanti chiese barocche di Palermo. Bellissimi i bassorilievi in marmo.

Chiesa San Giuseppe dei Teatini
Pieno stile barocco per una delle poche chiese, secondo me, dedicate a San Giuseppe. Ricca di affreschi e stucchi.

La Cattedrale
Una commistione perfetta di stili ed epoche. Affacciata su Corso V. Emanuele appena si presenta davanti agli occhi si rimane colpiti dalle torri, dalle merlettature, dalle figure geometriche e floreali, dal colore.
L’interno della cattedrale non è certamente così maestoso come l’esterno, in termini di decorazioni, ma questo sito va assolutamente visitato.

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