Magazine Diario personale

Cose che dovrebbero essere illegali e invece circolano liberamente indisturbate per le vie della città.

Creato il 29 ottobre 2013 da Ironiaprimaditutto @IroniaPdtt

- L’ora legale.
Un qualcosa di assolutamente criminale. E loro lo sapevano, lo sapevano quando hanno stabilito il suo funzionamento. Quindi hanno ben pensato di affibbiarle quel nome, mettendo prontamente le mani avanti.
Maledetti.

- I caffè che non funzionano.
Esistono, ci sono solo pochi fortunati che non li hanno ancora sperimentati sulla loro pelle, e praticamente non sortiscono nessun effetto benefico.
Anzi, nel peggiore dei casi succede pure che funzionino al contrario.

- Le offerte di lavoro per i call-center.
E i call-center in generale.
La Rowling quando nel suo libro parlava dei Dissenatori (esseri che si avvicinano a una persona e ne strappano ogni pensiero felice poiché essi si cibano appunto della felicità altrui svuotando le persone intorno a loro di ogni pensiero gioioso fino a farle impazzire dalla disperazione) doveva pensare giusto a ad un lavoro del genere.

- I fazzoletti che quando li usi si sfondano.
Ovvero: si può essere allontanati dalla società anche senza contrarre la peste.

- I pullman-navetta che prendono e portano persone alle sagre di paese viaggiando oltre i limiti della sicurezza, tra le bestemmie di chi resta a terra e le lamentele di chi sale, ma resta schiacciato tra l’ascella pezzata di un burbero dal cuore tenero e i rigurgiti di un neonato trainato in spalla dalla neo-mamma di turno che però non rinuncia alle sue libertà.
Poi si accappotta il pullman, nessuno sa come sia potuto accadere e la D’urso cercherà di scoprirlo in una serie infinita di puntate a tema.

- I parcheggiatori abusivi presenti non solo in zone dove il parcheggio non si paga, ma peggio ancora in zone dove ci sono le strisce blu. Così tu devi lo stesso comprare il grattino e al contempo pagare il tizio affinché non ti sfondi la macchina mentre tu sei al cinema, perché di questo si tratta.

- Gli specchi ingranditori.
Perdere l’autostima in pochi secondi non è mai stato così facile.

- Le pubblicità di merda.
Che guarda caso sono sempre pubblicità di automobili.

- I master a pagamento organizzati da aziende molto prestigiose le quali già hanno abbastanza soldi, non vedo perché debbano volere anche i miei dal momento che in ogni caso mi sfrutteranno senza ritegno.
Che poi una volta non funzionava al contrario?
Intendo, essere pagati per lavorare.
Questi sono diabolicamente riusciti a capovolgere il sistema.
Ma dico, è normale?

- Tutte quelle persone che ormai per abitudine piangono miseria e poi fanno lavori su lavori non dichiarando neppure un soldo e mentre si lamentano dei politici bugiardi e corrotti controllano l’ora sull’ultimo modello di I-phone, sapendo che una volta finiti gli studi un loro parente li piazzerà a lavorare per qualche incarico pubblico a tempo indeterminato e sto bene piatto.

- I professori che fanno comprare libri di merda scritti da loro e all’esame li pretendono originali, e li firmano in modo che non gli studenti non se li possano passare.
Guarda caso succede sempre nelle facoltà di giurisprudenza.

- Tutte quelle cose e persone che luccicano ma non sono oro (a volte non luccicano neppure).

oro


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