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Cosè la Street photography

Da Counter-Clock World
Letture e immondizia
La "street photography" è il mio genere di fotografia. Nel senso che vorrei farlo e farlo bene (non nel senso che mi riesce). Di conseguenza inauguro una serie di post a tema: su questo genere fotografico e sui fotografi che lo hanno fatto grande.

Definire la “Street Photography” significherebbe rendere una ingiustizia al suo essere libera, slegata da schemi, al suo essere complessa e di natura differenziata. In ogni caso è talmente frequente la necessità di trovarle una definizione che è inevitabile provarci: così ci provo pure io cercando di “limitare i danni”. Semplicemente la (letteralmente) “fotografia di strada” ha a che fare con qualunque fotografo in qualunque posto pubblico.

_DSC2021 - A piedi, in bicicletta o in scooter - 44
Alcuni sostengono che la Street Photography è strettamente legata allo “urban setting”, alle città, al contesto urbano; altri sostengono che la Street Photography debba necessariamente ritrarre la gente. Altri che sia sufficiente ritrarre i segni dell'uomo. Ma il nocciolo della questione è che ciascuno Street photographer (o “streetpher”) sarà in grado da sé di trovare la propria “strada”, di dare al genere il proprio significato personale, approcciando i soggetti attraverso la sua personale visione.

Ogni fotografo avrà la sua definizione di “Street Photography”. Cominciamo con questa: per Street Photography si intende un tipo di "fotografia di tendenza umanistica, prevalentemente urbana, che ha  come interesse principale l’uomo e le situazioni umane e come campo di azione la strada, intesa come luogo di osservazione privilegiato della realtà sociale, contenitore visivo di storie, vicende, destini, segni, tracce" (Sandro Bini, DEAPHOTO). 

2 passi

Si potrebbe continuare dicendo che è un genere fotografico molto vicino al reportage La Street Photography è infatti l’istantanea di tutti gli aspetti della vita: l’ironia, la tragedia, l’imprevedibilità, la bellezza ed anche la crudeltà.  Le immagini di questo genere fotografico sono lo specchio della società, delle persone che la compongono, catturate durante la vita di tutti i giorni da qualche occhio attento. Essere uno street photographer significa entrare in sintonia con la vita, percepirne gli umori, gli odori, i colori, viverla con intensità per poi cercare di rappresentarla. Ho trovato anche questa definizione:  “ […] la Street Photography è il genere fotografico che si occupa di rappresentare la vita umana nelle sue molteplici sfumature e il contesto nel quale si consuma il suo dramma, la metropoli con le sue innumerevoli strade. I soggetti sono uomini, donne, bimbi e anziani che interagiscono fra loro o con l’ambiente, bloccati in attimi e situazioni significative che esprimono felicità, ironia, disagio, drammi sociali. L’immagine con il suo contenuto emotivo, diventa la testimonianza di un frammento di realtà che ha avuto luogo in una zona del mondo e permette a tutti di venirne a conoscenza. I fotografi di strada hanno questa capacità di osservare nella realtà quotidiana le situazioni insolite e di catturare il momento decisivo, in cui l’uomo è il protagonista inconsapevole di eventi a volte drammatici.” (Alex Coghe) (e a volte ironici, aggiungerei io).
Verso la luce

Lo scopo della Street Photography potrà quindi variare molto tra un fotografo ed una altro. Alcuni fotografi sono interessati semplicemente a documentare, in modo onesto, la vita che loro vedono scorrere attorno a se stessi, qualche volta aggiungono una propria personale interpretazione della scena. Altri preferiscono ottenere una immagine artistica delle scene che si trovano a ritrarre. Altri ancora semplicemente si divertono a scattare, per puro piacere personale, senza alcun altro scopo. Non solo: anche le tecniche utili per scattare la Street Photography possono essere molto varie e diverse tra di loro. Così la Street Photography non ha bisogno di alcun set di regole speciale, di linee guida della serie “sarebbe meglio…”. Anzi, spesso diventa necessario rompere con i vincoli delle regole classiche e cercare soprattutto di imparare dai grandi maestri della fotografia del passato. La Street Photography è il genere fotografico praticato da fotografi leggendari come Henri Cartier-Bresson, Garry Winogrnad o Elliott Erwitt che spesso hanno rinnegato le regole della composizione. Henri Cartier-Bresson, che con le sue immagini ha contribuito alla nascita della street photography, disse che per cogliere attraverso l’obiettivo i momenti decisivi della vita è necessario porre sullo stesso piano mente, occhio e cuore. Un’attitudine che, sempre secondo le parole del celebre fotografo, richiede prontezza, disciplina, sensibilità e senso geometrico.
Guida in giallo

Ma la definizione che ritengo meglio si adatti a questo genere di fotografia è la seguente: “la Street Photography è la volontà di ricercare ordine in un mondo caotico” Rottura delle regole, imprevedibilità dei soggetti. Improvvisazione. Istinto. In una parola: caos. Qui la "pre-visualizzazione" non si può applicare, quindi niente tecnicismi: la capacità più importante nella street Photography è l’abilità di anticipare l’azione, l’interazione, di riuscire a mettere in contrapposizione i vari aspetti che compongono una scena.


Ma soprattutto la capacità di raccontare una storia con uno scatto o con una serie di scatti a tema.
Ed è qui che le cose si fanno difficili.

Con un po’ di pratica e di studio dei grandi, si imparerà ad osservare meglio ciò che ci circonda e a realizzare con successo foto di street anche semplicemente immortalando le persone che ci stanno intorno nell’ambiente urbano di un qualsiasi posto nel mondo. 

Ed è quello che cerco di fare io. Ed è quello di cui si parlerà nei prossimi posts. Qui trovate buon materiale.

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