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Cosmetics Cruelty Free?

Creato il 13 marzo 2013 da Vero80li

Hi girls!
Oggi voglio parlarvi non di particolari prodotti cosmetici,ma bensì di quello che stà dietro il loro lancio sul mercato,ovvero sul rumors più chiaccherato del momento,ovvero i Cruelty Free.
Ne voglio parlare oggi,dopo un'attenta analisi avuta sabato scorso con un amico che lavora in questo settore,e dove ho potuto rivolgere a lui domande e trarne questa discussione,che spero sia costruttiva e d'interesse,perchè noi parliamo tutti i giorni di cosmetici e bellezza,ma sappiamo davvero cosa c'è dietro a tutto questo?
Spero di darvi una risposta con questo post.
Innanzitutto cos'è un " Cruelty Free"?
Semplicemente si tratta del comunissimo vocabolo " non testato su animali ".
Ne sentiamo parlare tutti i giorni,ma non è chiaro QUANTO un prodotto sia effettivamente "non testato" sugli animali.
Dal 1997 la legge europea ha obbligato tutte le case cosmetiche a pubblicare sui loro prodotti un'etichetta,chiamata INCI ( international Nemenclature of Cosmetics Ingredient ) nella quale possiamo leggere tutto ciò che compone quel prodotto,e prima del loro lancio sul mercato,devono essere testati.
Il " testing" avviene in diversi modi,che possiamo trovare scritto sul prodotto cosmetico che vogliamo acquistare o che abbiamo già nel nostro beauty case.
Scopriamo i diversi tipi di testing :
- Clinicamente testato : questo prodotto è stato testato su volontari umani e con tutta probabilità anche su animali.
- Dermatologicamente testato : Testato su una porzione di derma,non specifica se animale o umano.
- Microbiologicamente testato : vuol dire che questo prodotto è stato controllato sulla presenza di funghi o batteri.
- Non testato su animali : il prodotto finito non è stato testato su animali,ma alcuni suoi ingredienti lo potrebbero essere stati.
- Anticomedogenico : testato per evitare l'occlusione di pori,causati da accumulo di sebo e cheratina.
Ma perchè si testa così tanto sugli animali?
A questa domanda,il mio amico dermatologo,mi risponde così :
" semplicemente perchè è la legge che lo richiede e obbliga tale procedimento prima del lancio sul mercato ,e la scelta dell'animale è solo perchè è l'essere più vicino all uomo ".
Una risposta che mi ha fatto riflettere e non poco.
Ma la legge italiana in tutto questo cosa dice e fa?
Alcuni di questi dati che vi riporto,li ho presi direttamente dal web,dove potete trovare davvero molte info,come il blog della LAV o VIVO.
1) Nel 1993 nasce una direttiva europea che VIETA la vendita di prodotti non cruelty free,ma la sua applicazione subisce sempre ritardi e non viene mai applicata.
2) Dieci anni dopo, nel 2003,viene istituito il PAO ( indicatore di scadenza per i prodotti cosmetici ) e ri-obbliga il vieto al lancio sul mercato di prodotti testati su animali.
Grazie a questa direttiva,l anno dopo,il 2004 finalmente le case cosmetiche iniziano ad utilizzare test alternativi sui loro prodotti, e dal 2011 l' Unione Europea stà investendo molto denaro in questo settore alternativo,anche se la strada è molto lunga e dura da affrontare,ma io sono fiduciosa e positiva.
A voi la parola, ringrazio il mio amico e dermatologo di fiducia, Marco,per avermi permesso di realizzare questo post,Veronica.

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