Secondo le informazioni contenute nel rapporto del terzo trimestre del colosso americano Carnival, nella determinazione del reddito netto del gruppo graverebbero circa 176 milioni di dollari di svalutazioni riferite a due navi di piccole dimensioni appartenenti alla flotta di Costa Crociere, che sarebbero destinate in un prossimo futuro ad essere vendute o messe in disarmo.
Durante la presentazione dei dati, il Presidente Micky Arison ha confermato che una simile scelta rientrerebbe nei piani dell’azienda e che parte dell’aumentata capacità apportata dalle nuove navi varate negli ultimi anni, così come dalla prossima Costa Diadema, è andata a sostituire e sostituirà in futuro quella delle unità da dismettere.
“La nostra intenzione è quella di vendere le navi più datate e meno efficienti“, ha commentato Arison. Egli ha inoltre osservato come il mercato dell’usato stia vivendo una condizione di bassa domanda, ragione per la quale il primo gruppo crocieristico mondiale sarebbe disposto anche a considerare le ipotesi di demolizione e addirittura di svendita vera e propria.
Per il momento, l’unica notizia data per certa vedrebbe una “non definita” unità Costa destinata ad essere dismessa entro la fine di quest’anno, mentre l’altra sarebbe già da tempo “sul mercato”, in attesa di offerte.
A questo proposito, ruota intorno all’incertezza l’ipotizzato restyling di Costa Classica, il cui intervento di rinnovamento, dopo quello avvenuto nel 2012 per la gemella Costa NeoRomantica e pianificato inizialmente per la fine di quest’anno, non è ancora stato ufficializzato ma anzi, secondo alcune indiscrezioni, sembrerebbe ora sospeso.