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Costa d'Avorio / Emergenza totale

Creato il 12 aprile 2011 da Marianna06

Dopo l'arresto, avvenuto ieri, lunedì 11 aprile, del ex-presidente Gbgabo e di sua moglie, nella loro residenza del quartiere  cittadino di  Cocody, la situazione ad Abidjan e dintorni , nelle ore successive, si è ulteriormente complicata.

Si pensava, dopo aver appreso la notizia, di poter tirare un sospiro di sollievo e di poter vivere, almeno temporaneamente, una certa calma, conclusosi (era auspicabile) lo scontro tra le  opposte fazioni, i sostenitori di Gbgabo e quelli di Ouattara, gli uni  contro gli altri armati fino ai denti.

Ma così  ,nei fatti , poi  non è stato.

 Sono state lanciate infatti, da emittenti locali vicine a Gbgabo, pesanti accuse nei confronti della Francia, responsabile dell'arresto e della successiva consegna della coppia" ex-presidenziale "nelle mani degli uomini di Ouattara.

E questo da parte ,ovviamente,  dei notabili del partito di Gbgabo.

Gbgabo, infatti, imperturbabile continua a dichiararsi legittimo presidente della  Costa d'Avorio.

Si vede  o si vuol vedere, dalla sua parte, nelle manovre delle truppe speciali francesi un tentativo di novella neocolonizzazione del Paese, per impossessarsi delle ricchezze presenti in loco, avendo scelto, in partenza, di appoggiare una specie di presidente-fantoccio.

E queste stesse voci parlano di violazione della volontà popolare del popolo ivoriano.

Vero?  Falso?  Verità fondate? Illazioni ? Populismo becero?

 Al momento per chi vive in situazione c'è solo una grandissima disorientante confusione, una pessima qualità della vita e quest'ultima, costantemente a rischio, sotto un  infernale fuoco incrociato.

Si aggiunga poi, in una situazione di estrema povertà(ma le armi ci sono sempre!), il saccheggio delle abitazioni e la violenza gratuita nei confronti degli abitanti delle stesse.

La guerra civile continua...

La paura, di chi teme proprio l'incertezza dello schierarsi da una parte piuttosto che dall'altra, ha anche fatto in  modo che le caserme si siano svuotate frettolosamente e le forze di polizia locali non sono pertanto più in grado di assicurare incolumità a nessuno.

La gendarmeria è come bloccata nel prendere decisioni alcune.

L'esercito è molto confuso. O forse qualcuno, in quelle fila ,sta già pensando a come sfruttare l'occasione propizia per un bel "golpe". Infatti,mai dire mai.

Le bande di giovinastri  inoltre, indisturbate, la fanno da padrone mentre scarseggiano, e già da parecchi giorni, viveri e medicinali.

E la gente comune che, quasi sempre,  c'entra poco o niente  con i giochi di potere e gli interessi dei "Grandi", non sa più dove andare e come fare.

La Lega  ivoriana dei diritti umani (LIDHO), in questo frangente, ha lanciato un appello alla comunità internazionale nella speranza che esso sia accolto.

In un mondo "sotto-sopra", come questo in cui noi attualmente stiamo vivendo, anche il "poco" nelle emergenze può essere il "molto".

E' bene non dimenticarlo.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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