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Costa d'Avorio /Piano nazionale contro il lavoro forzato e lo sfruttamento minorile

Creato il 19 dicembre 2015 da Marianna06

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Un nuovo piano di azione nazionale è stato annunciato dal Comitato di lotta allo sfruttamento e alla tratta dei bambini, con in dotazione un fondo di 20 milioni di euro costituito anche col sostegno dei partner internazionali. Ad annunciarlo ad Abidjan è stata Sylvie Yao, direttrice di gabinetto di Dominique Ouattara, presidente del comitato in questione e moglie del presidente Alassane Dramane Ouattara. “Ci sono già stati dei risultati tangibili ma la battaglia non è stata ancora vinta. Nonostante una vasta campagna di sensibilizzazione non pochi genitori continuano a fare lavorare i propri figli” ha dichiarato la Yao.

Dal 2013 ad oggi 41 persone sono state arrestate, 23 sono state processate e 18 già condannate al carcere e a pagamento di multe per sfruttamento minorile; una trentina di trafficanti sono finiti in manette. L’altro risultato incoraggiante riguarda i 4000 bambini portati via dalle piantagioni tra il 2012 e il 2014. E’ il settore dell’agricoltura che fa ancora ricorso a manodopera minorenne, sia ivoriana che dai paesi confinanti, in particolare nelle piantagioni di cacao e caffè, due dei pilastri dell’economia nazionale.

Il nuovo piano di azione prevede un rafforzamento della sensibilizzazione e della repressione mentre le attività di lotta verranno meglio coordinate. Parte dei fondi saranno utilizzati per investire nel settore dell’istruzione nelle regioni a maggior rischio. L’obiettivo dichiarato è quello di diminuire del 30% il numero di bambini vittime di tratta e lavoro forzato entro il 2017.

Secondo la fondazione Iniziativa internazionale per il cacao (Ici), tra 300.000 e un milione di bambini vengono ancora impiegati dall’industria del cacao in Costa d’Avorio, sia in modo occasionale che per vere e proprie pratiche di lavoro forzato.

              a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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