Magazine Diario personale

Costellazioni di pensieri

Da Whitemary

Forse allora l'esperimento non é fallito...in agenda ci sono stelle e film e non vedo l'ora di iniziare. Non rendere banale un argomento come le stelle non è facile. Ormai sono la banalità per eccellenza. C'è stato il boom di tatuaggi e l'anno in cui sono diventate fantasia per vestiti. È stato triste osservare questa loro commercializzazione. Ho in testa immagini di me bambina che fisso il cielo, di mio nonno che mi insegna a riconoscere le costellazioni, di desideri espressi la notte di San Lorenzo. Sono sempre stata una amante silenziosa degli astri. Con timore e meraviglia alzo gli occhi nelle notti senza luna,  in luoghi lontani dalle luci della città. C'è qualcosa di mistico e intangibile nell'osservare con dedizione il cielo. Da bambina ho imparato che, per trovare il Piccolo Carro,  bisogna prolungare di circa cinque volte la distanza tra le ultime due stelle del Grande. Quando lo cerco, ripeto spesso, ancora oggi, a bassa voce le istruzioni e ho sempre l'impressione di star recitando una formula magica. Passo poi a cercare Cassiopea e sorrido ripensando alla sua storia. Osservo Orione e il suo fedele Sirio, mi soffermo su qualche costellazione dello zodiaco e puntualmente mi rimprovero per non aver imparato a individuare nuove stelle e a conoscere nuovi miti. Ho una mappa del cielo che conservo gelosamente in una scatola. Un giorno vorrei aprirla in mezzo a un prato in aperta campagna. Vorrei consultarla e cercare sopra la mia testa tutto quello che su di lei è stampato. Vorrei che tornasse a casa consumata e spiegazzata. Vorrei tornare a casa soddisfatta e felice. Non so perché non l'ho mai fatto. Spesso i desideri hanno bisogno del loro tempo o forse non ho ancora trovato qualcuno che attribuisca alle stelle gli stessi sentimenti e le stesse emozioni che io attribuisco loro. Si, perché vorrei fare questa "perlustrazione stellare" con qualcuno. Ho bisogno di condividere il cielo.B.

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