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Cotechino e lenticchie di Palazzo

Creato il 05 gennaio 2012 da Symbel

Cotechino e lenticchie di PalazzoCalderoli l’ha sparata grossa e Monti ha risposto per le rime. Questa la sintesi di un caso mediatico-istituzionale scoppiato questi giorni che ha visto protagonista il senatore leghista Roberto Calderoli e Mario Monti, neo (non nel senso di Bruno Vespa) Primo Ministro italiano.
Il 4 gennaio Calderoli in un’interrogazione ufficiale chiede “se corrispondesse alla verità la notizia secondo cui la notte dell’ultimo dell’anno si siano tenuti dei festeggiamenti presso la presidenza del Consiglio dei ministri in Palazzo Chigi” aggiungendo nella richiesta di precisazione “se la festa avesse le caratteristiche di manifestazione istituzionale ovvero di natura privata; quanti fossero gli invitati alla festa e a che titolo vi abbiano partecipato; se l’iniziativa sia stata effettivamente disposta dal presidente del Consiglio Mario Monti; se tra gli invitati figurassero anche le persone care al presidente; chi abbia sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata, con particolare riferimento alla sicurezza e agli straordinari del personale addetto, e se gli stessi siano stati già corrisposti”
Pronta la risposta di Palazzo Chigi con un comunicato ufficiale surreale quanto l’interrogazione del leghista e leggibile sul sito web ufficiale del governo.
“Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all’Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese. Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l’interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’economia e delle finanze. Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie). La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.”
Per poi chiudere il tutto con ironia: “Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.”
Un comunicato sensazionale, che fa il paio con i tanti del governo precedente a presidenza Berlusconi che hanno fatto la gioia dei burloni della Rete, soprattutto nei social network, solo che questa volta a farne le spese è stato Calderoli, che un po’ se lo merita ma Mario Monti, guarda caso, nessuno lo tocca, anzi lo si incensa.
Se il governo Berlusconi avesse partorito un comunicato contenente il menu della sera di capodanno con tanto di precisazione di “cotechino e lenticchie” (tutto vero non ho aggiunto nulla) ci avrebbero costruito una puntata intera di qualche programma televisivo di satira impegnata invece giù botte su Calderoli che non ha fatto né più né meno di quello che si è sempre fatto: demagogia spicciola sulla crisi.
Il segnale però è anche un altro. In un periodo nel quale un governo sobrio e asettico fornisce pochi spunti ai giornalisti avidi di corbellerie e notizie virali spesso condite di sarcasmo, un gustoso siparietto come questo è acqua fresca di sorgente, e ci si attaccano subito a suggere.
Noi comuni mortali sbocconcelliamo un po’ di cotechino e lenticchie nella speranza che i semi si tramutino in denaro sonante per l’anno che viene, ai giornalisti invece portano caratteri con cui infarcire i propri articoli che languono nelle pagine dei quotidiani sempre meno venduti e soprattutto sempre meno letti.

symbel (redattore)

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