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Creato il 16 maggio 2014 da Museimazzucchelli

L’intervista di oggi per Vintage a Villa Mazzucchelli ad un nuovo espositore: Leila Cova Vintage!!!

Che cosa significa vintage per lei?
Quando parlo di vintage penso alle “belle cose di un tempo andato”, al gusto per il dettaglio, la scelta accurata dei materiali, la mano esperta e l’amore di un artigiano. Quando dico vintage penso all’abito di sartoria, fatto su misura per quella cliente, al cappellino della modista il cui colore si adatta a un incarnato, alle iniziali su un cappello, al nome ricamato su una stola che lo rendono solo ed esclusivamente di quella persona. La modista non c’è più all’indirizzo segnato sull’etichetta, e neanche la sartoria, ma le cose sono rimaste, per raccontare le loro storie: il dove, il quando, il chi, il perché. Gira al rovescio un capo vintage e ti svela mille segreti. Ti porta in viaggio nel tempo e nello spazio, ti fa confrontare paesi, abitudini e stili diversi. É un libro da leggere e di cui innamorarsi.
Vintage è l’antitesi del prodotto di massa, della globalizzazione, dell’omologazione. É un pezzo unico, irripetibile. Talvolta da collezionare piuttosto che da usare, sapendo che i tempi moderni difficilmente renderanno possibile riprodurlo. Copiarlo sì, riprodurlo no.

Quando è nata la sua passione per il vintage?
Fin da piccola ho sempre avuto la passione delle cose vecchie perché mi permettevano di volare con la fantasia. Nella casa dei nonni e delle vecchie zie c’erano bauli e armadi interi pieni di tesori con cui noi bambini inventavamo storie di dame e cavalieri, principi e ballerine. Così mi è rimasto il gusto di conservare la memoria del tempo, con l’idea che le cose siano vive ed abbiano tante storie da raccontare, a chi le vuole ascoltare.

Come avviene la ricerca dei materiali?
Poiché mi piace molto viaggiare, ho coniugato le due cose e ho usato i miei viaggi anche come momenti di ricerca e di scoperta. Negli ultimi tempi si è fatta una gran confusione fra vintage e usato, perciò un mucchio di gente mi viene a offrire cose da comprare. Talvolta anche cose belle e interessanti.

Nel suo archivio c’è un pezzo al quale è particolarmente legata?
Io mi innamoro di tutto e quando vendo un pezzo mi spiace! Comunque le cose a cui sono più legata sono gli abiti e i cappellini di mia mamma, in perfetto stile anni ‘50, che naturalmente non vendo.

Quale periodo della storia della moda preferisce?
A me piace molto il “new look” e comunque gli anni ’40-‘50 in cui geni come Chanel, Fath, Dior, Patou ecc. hanno veramente rivoluzionato la storia del costume.

Tra i suoi clienti c’è qualcuno che l’ha colpita in modo particolare? Come mai?
Fra me e i miei clienti si instaura un rapporto di amicizia e di simpatia. Ho incontrato spesso persone interessanti, veri collezionisti, da cui ho imparato un mucchio di cose.

 http://www.museimazzucchelli.it/vintage-in-villa/

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