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Cozzamara #7 - Voglio Netflix.

Creato il 24 luglio 2012 da Alexdiro

Cozzamara #7 - Voglio Netflix. Mi manca un servizio simile a Netflix. Non credo di aver mai esternato questa necessità negli articoli scritti su questo blog o nel podcast, ma nella mia testolina questo pensiero mi è balenato più o meno costantemente da quando sono costretto a ottenere questo o quel film, distribuito a pene canino, per vie “traverse”. Non parlo solamente dei film in sala, anche di pellicole già uscite in home video per cui provo un vago interesse, ma per il quale non mi sogno nemmeno di acquistare il DVD/Blu-Ray per ragioni di spazio (a breve in camera rischio l'aut aut, o io o gli scaffali stracolmi di supporti ottici) e di prezzi a volte fuori dalla grazia di Dio. Ormai riesce difficile anche andare in una videoteca a noleggiare, per svariati motivi: hanno chiuso sulla scia del fallimento di Blockbuster e proprio non esistono più fisicamente, oppure le esperienze passate fatte di dischi rigati manco c'avessero tagliato sopra il salame ti fanno passare la voglia, o, ancora peggio, stai cercando un titolo uscito più di 5-10 anni fa e quindi già sai che non lo troverai nemmeno spulciando per ore il database del distributore elettronico. Un esempio? Demoni e Dei, film del 1998 di Bill Condon ispirato agli ultimi giorni del regista di Frankenstein (1931) James Whale, con Ian McKellen e Brendan Fraser, vincitore di un Premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale e di altri innumerevoli premi. Bene, sul mercato italiano home video NON ESISTE, nemmeno su quello illegale. Su Netflix c'è, su Lovefilm andrà presto ad aggiungersi agli oltre 70000 titoli disponibili. Se vivessi in un paese civilizzato in cui la tecnologia non s'è fermata ai telefoni cellulari mi basterebbe pagare un abbonamento mensile di 7,99 $ (6,31 € al cambio attuale) per poterlo guardare in streaming su qualsiasi dispositivo che abbia uno schermo. E non solo Demoni e Dei, ma tutto il catalogo di film e serie tv disponibili. A poco più di 6 € mensili. Tristezza a palate.
Giorni fa, mentre sto sfogliando una rivista, capito sulla pubblicità dell'approdo di Mediaset Premium Play su iPad e vengo attirato da un banner che reclamizza la possibilità di attivare una prova gratuita per 15 giorni. E proviamolo allora! Scarico l'app, mi registro, inserisco il codice della prova gratuita e inizio a spulciare il catalogo. Prima nota dolente: totale disordine. I film sono classificati in base al genere d'appartenenza o ad altre caratteristiche, senza un particolare criterio, in una manciata di macrocategorie come Azione e avventura, Commedia, Horror, Nuovi Comici (?), Sentimentale, Passion (ma che differenza c'è fra sti due?) Suspance. E, così per dirne uno, la fantascienza? Nada. Mi fiondo sul genere Azione e avventura e anche qui regna il disordine: prime visioni, sconosciuti filmacci con titoli altisonanti che scimmiottano saghe ben più famose (Fire & Ice: le cronache del drago???), classici, cult movies del passato, spaghetti western, polizieschi, peplum, arti marziali e chi più ne ha più ne metta. Tutto nello stesso calderone, nemmeno in ordine cronologico di uscita nelle sale. Il catalogo è tutto sommato risicato, 80-90 film di genere, la maggior parte sconosciuti b-movie da direct-to-video e, nonostante sia palese l'accordo stipulato con major come Universal, manchevolezze pesanti: ad esempio ci stava bene la trilogia di Bourne, oppure classici dello studio assortiti. Però in compenso c'è Alex l'Ariete con Alberto Tomba e Michelle Hunziker. L'occhio mi casca su una prima visione, il quinto episodio di Fast & Furious, che non avevo visto al cinema perché manco 1 € intendevo spenderci, però aggratisse tutto fa brodo. E allora via con 2 ore di esplosioni, cazzodurismo e macchine belle e pacchiane. Lo streaming con una linea da 4 giga in download funziona alla perfezione: mai un rallentamento, mai una perdita di definizione, mai una pausa. Voto positivissimo. Rinfrancato dall'esperienza niente male mi fiondo nella ben più solida offerta del canale Pay per View: tanti film recenti, prezzi che oscillano tra 1.99 € e 2.99 €, un vero e proprio videonoleggio con prezzi tutto sommato concorrenziali. Siamo lontani dai 6 € mensili di Netflix, però è un inizio. Arrivato a questo punto, quasi me l'aveva fatta Mediaset, me l'aveva quasi venduta se non mi fossi chiesto: dove sta la fregatura? Il servizio Premium Play è vincolato dall'acquisto di un abbonamento annuale Mediaset Premium, prezzo minimo 19 € mensili per avere i pacchetti Serie & Doc e Cinema più una spesa una tantum di 59 € per il “corrispettivo iniziale” e l'invio del decoder premium. Perchè? Ne stavate combinando una giusta per una volta, non bastava permettere di usufruire del servizio, magari anche in forma ridotta mantenendo l'offerta pay per view, a chi non interessava l'offerta televisiva? E allora fanculo, tenetevelo sto Play, io aspetto di trasferirmi all'estero.

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