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Cpk alto: cos’è e cosa significa

Creato il 02 luglio 2013 da Abcsalute @ABCsalute
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Numerosi lettori del blog hanno rivolto molte domande relative al Cpk alto agli specialisti di cardiologia nella sezione del Forum dedicata alla salute del cuore. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare un post al Cpk, per venire più incontro alle vostre esigenze e capire meglio cos’è e come bisogna interpretarne i valori.

Cpk è l’abbreviazione di creatinfosfochinasi, un enzima che partecipa alla formazione della creatina e dell’ADP da cui si ricava l’ATP, ossia la molecola che raccoglie e immagazzina l’energia necessaria a compiere le attività cellulari.
Ci sono tre tipi di Cpk:
- Cpk-MM presente nei muscoli
- Cpk-MB presente nel cuore
- Cpk-BB presente nel cervello
Attraverso l’emocromo è possibile verificare la presenza dell’enzima creatinfosfochinasi di tipo MM ed MB, ma non la presenza di Cpk-BB perché non è rilevabile nel sangue. I valori del Cpk si esprimono in Unità per Litro – U/L – e si possono misurare fino a 50mU/mL di Cpk-MM e fino a 10 mU/mL di Cpk-MB. Si tratta comunque di valori variabili a seconda delle metodiche usate e della temperatura con la quale viene effettuato l’esame. In linea di massima, i valori di Cpk nella donna sono pari al 50% di quelli dell’uomo.

L’enzima creatinfosfochinasi è molto presente nei muscoli striati volontari perciò, a esclusione di infarto del miocardio e malattie polmonari, il Cpk alto può indicare un eccessivo affaticamento muscolare che ha richiesto un considerevole impiego di energia. Se dopo quindici ore di sforzo il valore di Cpk è superiore a 300mU/mL, è il caso di eseguire analisi approfondite.

Il Cpk alto a volte è il segnale di una miopatia congenita oppure di alcune forme di distrofia muscolare di cui la più grave è la distrofia muscolare di Duchenne. In questo caso i valori di Cpk possono aumentare anche fino a cento volte il valore massimo normale.

Le cause di Cpk alto si possono distingue in fisiologico-ambientali e patologiche.
Cause fisiologico-ambientali:
- sforzo muscolare
- intensa attività sportiva
- traumi muscolari
- iniezioni intramuscolari
- temperatura esterna
Cause patologiche:
- disfunzioni tiroidee
- malattie neurodegenerative e neuromuscolari
- ipertermia maligna
- terapie con statine
- squilibri elettrolitici

Avvertire affaticamento muscolare dopo uno sforzo o una prolungata attività fisica è nomale, ma se a questa sensazione si unisce l’indebolimento e il disagio si prolunga troppo oltre, allora è il caso di rivolgersi a un cardiologo e a un neurologo per indagare e verificare, tra le altre cose, i valori di Cpk.
Se avete ancora qualche dubbio, chiedete consiglio ai nostri esperti.

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Dr Vincenzo Polini
Dr Guidoalberto Guidi
Dr Fabio Fincati


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