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CR come Costa Rica, Cremona, CRoazia... ed il CRollo dell'economia: 10 anni con la speranza di cambiare

Creato il 26 aprile 2013 da Espatriatipercaso @EspatriatiXCaso

CR come Costa Rica, Cremona, CRoazia... ed il CRollo dell'economia

10 anni con la speranza di cambiare

Il mese prossimo saranno trascorsi 10 anni, quello era il momento per cambiare la mia vita.
Era il 2003... fino ad un paio d'anni prima avevo un lavoro "stabile" da 1.300 euro al mese... facevo il grafico; fino al fatidico giorno dell'11 settembre 2001, che evidentemente non fece cambiare solo le abitudini di molte persone dovuto al fatto
ben noto del GroundZero, ma anche a me. Un'esperienza di mobbing sul lavoro con conseguente causa(vinta), mi spinge a cambiare vita, spulcio i giornali con le varie inserzioni e mi butto subito a fare colloqui; il primo è il venditore di aspirapolveri americani... che non era per me, ma ce l'ho messa tutta, poi lavoretti di servizio d'ordine qua e là per negozi e locali notturni e autista per le modelle. Tutto sembrava girare, ma quello che stava per scoppiare dentro di me, era la voglia di scappare dalla Metropoli e vivere nella natura. Ed ecco l'improvvisa telefonata di un compagno di scuola delle elementari che mi chiede se mi va di raggiungerlo in Costa Rica per aiutarlo ad accudire dei cavalli ed organizzare gite a cavallo in quel paradiso tropicale. Colgo l'occasione, lo conoscevo da oltre 20 anni ed eravamo sempre andati molto d'accordo; vendo l'auto, racimolo tutti i risparmi e parto per la nuova avventura di vita, nella speranza di trovare la felicità della vera vita.

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Il primo mese è fantastico, cercare di accudire 9 cavalli, imparare a cavalcare, in mezzo ad un Eden non aveva prezzo, tutto era abbastanza economico ed alcuni vizietti ce li si poteva permettere fino ad un fatidico sabato sera di "fiesta" quando il mio caro amico si ruppe una spalla cadendo in bicicletta. Non ha voluto curarsi come si deve e si è curato con la polverina magica sino ad arrivare ad una dipendenza che ti porta ad essere una persona inaffidabile. Cercando di spiegargli che non condividevo il suo modo di affrontare la vita, mi stacco da egli e vado a convivere con un ragazzo locale per i restanti 7 mesi. Sette mesi nei quali sono riuscito ad inserirmi nella piccola comunità e fatto un progetto di aprire un mini ostello, tutto ormai pronto per partire quando realizzo che avrei dovuto fare tutto da solo e non avevo nessuna persona della quale potermi fidare ciecamente se fossi dovuto tornare in Europa per qualsiasi imprevisto. Decido di ritornare in Italia, subito dopo il primo mese capisco che nella Metropoli non riesco a starci proprio e mi trasferisco in campagna a casa dello zio preferito. Il lavoro di grafico non mi realizzava più di tanto e dato che un amico aveva aperto una scuola di Bartender, ho fatto il corso da lui, senza esserne troppo convinto, mi son detto: ma sì è un mestiere che può venir utile in mancanza di altro, è un bagaglio in più. Da quel momento ho iniziato ad adorare il fatto di stare dietro un banco-bar e soddisfare gli amici ed i clienti. Dalla Valtellina alla profonda Calabria con un intermezzo di una stagione estiva su una goletta in Croazia, ho fatto esperienze dal hotel di lusso in una località sciistica ben nota, alla discoteca da spiaggia, al caffè della piccola borghesia di una cittadella della pianura padana, al marinaio-barman delle splendide acque dell'Adriatico. Ed ecco che cambia ancora la mia vita, mi viene proposto di prendere in gestione un chioschetto su un'isola Croata. Ho la fortuna di avere la doppia cittadinanza e colgo l'occasione, ce la metto tutta e sarei riuscito anche a trovare la mia serenità e sentirmi appagato di come riuscivo a essere autosufficiente e mantenermi dignitosamente. Ma la Croazia sembra tanto un bel posto, come tanti altri bei posti, ma se non hai contatti e conoscenze, non ti lasciano fare nulla. Avrei dovuto rilevare un’attività già avviata, ma non è stato possibile, sono riuscito ad organizzare un'altra attività che al momento sull'isola nessuno offriva e vedendo che era una mossa azzeccata, hanno iniziato in molti ad imitarmi tranne uno che ha fatto in modo tale da rubarmi letteralmente il lavoro sulla spiaggia e tramite conoscenze nelle istituzioni, è riuscito a farmi disdire anche il contratto di affitto della locazione ove svolgevo l’attività. Non ho potuto fare nulla contro le istituzioni e sono andato a lavorare per conto di un locale, il quale alla fin dei conti non mi ha pagato, dicendo che non era andata bene la stagione.
A quel punto gli ho comunicato che non me ne sarei andato via da lì sino a che non risolvevamo il suo debito, ho usufruito di quello spazio assai dismesso riuscendo a ricavarci un discreto locale ma essendo rimasto senza liquidi e capendo che in fin dei conti, stavo lavorando in nero, anche se il capo mi diceva che potevo farlo tranquillamente, ho deciso di non rischiare, ho trovato un lavoretto sempre sull'isoletta dove guadagnavo il più basso stipendio mai percepito in tutta la mia vita, ma mi faceva sentire bene e potevo sopravvivere, quando di punto in bianco, da un giorno all'altro, il proprietario mi da il benservito e mi trovo
disoccupato. Con quattro soldi in tasca vado a vivere su un'altra piccola isoletta dove i miei hanno una piccola casettina estiva, con 300 euro al mese mi mantengo, durante la stagione turistica riesco a lavorare, grazie all'esperienza acquisita,ma durante gli inverni, resto sempre rintanato a cercare un qualsiasi lavoretto per poter sopravvivere dato che in Croazia ci sono 375.000 disoccupati su una popolazione di circa 4.500.000 abitanti con uno stipendio medio che si aggira sui 500 euro al mese, a chi va bene!!!!!.
Il potenziale la Croazia ce l'ha, per chi avesse un 100.000 euro da investire.

Questa è la mia esperienza.
Teo.Re.Ma.2003-2013


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