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Crema, privatizzato il teleriscaldamento nelle mani della G.d.F Suez

Creato il 15 novembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa la conferma nel consiglio di amministrazione della Società Calore Cremasca (S.C.C.A.) dei consiglieri Giuseppe Tomaselli e Renato Zanasi e della nomina a Presidente del Sig. Giovanni Rivolta, direttore operativo di Cofely, il partner privato di Scca, l’azienda corresponsabile con l’ Amministrazione di centrodestra delle passate gestioni dell’impianto di teleriscaldamento, opache e deficitarie.
Eppure in tante città gli impianti di teleriscaldamento non solo producono utili, ma portano indubbi vantaggi ai cittadini-utenti nei termini di: minori consumi energetici, minori costi di gestione e manutenzione degli impianti domestici, maggiore sicurezza, maggiore efficienza e omogeneità nella diffusione del calore nei condomini ed infine, ma non ultimo per importanza, minore inquinamento dai fumi di combustione nell’atmosfera delle città.
Ma nonostante questi molteplici vantaggi, il Presidente di S.c.r.p., avvocato Pietro Moro, ha reso pubblica “l’intenzione di disimpegnare la patrimoniale da questa attività ritenuta non strategica”.
Sarebbe interessante sapere in quale aula di tribunale il Presidente abbia maturato questa sbagliata convinzione, date le numerose esperienze positive nella gestione di questi impianti , anche in territori vicini.
Dopo avere trivellato la città per la posa delle condotte ed avere effettuato un importante investimento di danaro pubblico,ora si vorrebbe offrire su un piatto d’argento, ad una azienda privata o, magari, alla stessa Cofely, società controllata dalla multinazionale G.d.F. Suez, un impianto che ,se ben gestito, può portare significativi vantaggi ambientali ed economici.
Va rimarcato che, nonostante tutto, l’impianto di teleriscaldamento ha chiuso il bilancio del 2012 con un utile di circa 80 mila euro, a dimostrazione che è possibile trarre vantaggi economici da di questa attività .
Siamo a favore di un piano di rilancio dell’impianto, a partire da una seria promozione commerciale che consenta l’incremento degli allacciamenti delle utenze, vero tallone d’Achille dell’impresa.
Abbiamo dichiarato in più occasioni la nostra contrarietà alla dismissione e privatizzazione delle attività partecipate dall’ente pubblico, per questa ragione chiediamo un chiarimento di fondo al Sindaco ed ai partiti della maggioranza, non solo sul futuro del teleriscaldamento, ma anche sulla situazione della piscina comunale e sulla sua gestione, sui parcometri e sui punti luce; in buona sostanza vogliamo discutere del futuro di S.C.S. Servizi Locali, della riorganizzazione e del rilancio delle attività e dei servizi erogati.
Per la Segreteria Federazione di Crema RIFONDAZIONE COMUNISTA, Antonio Miglio
Il Circolo di RIFONDAZIONE COMUNISTA di Crema
I Consiglieri comunali Mario Lottaroli e Piergiuseppe Bettenzoli

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