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Crime news - Da Napoli a Caserta incastrati imprenditori e funzionari collusi con la camorra

Creato il 22 febbraio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Crime news -  Da Napoli a Caserta incastrati imprenditori e funzionari collusi con la camorraAll’interno dell’operazione “Domitia Village” la Guardia di finanza coordinata dalla Dda e dal Tribunale di Napoli ha eseguito 14 arresti.
Nelle province di Caserta e Napoli imprenditori e pubblici funzionari sono accusati di associazione per delinquere di stampo camorristico.
Centinaia di militari hanno eseguito numerose perquisizioni e sequestri di oltre 300 immobili e terreni per il valore di 250 milioni di euro, riconducibili ai clan Zagaria, Bidognetti, Nuvoletta e Polverino.
Tra le persone arrestate ci sono Antonio Proto Fedele, ex sindaco di Casaluce, ed Alfonso Scalzone, fratello di Antonio, ex sindaco di Castel Volturno a sua volta indagato nei mesi scorsi con l'accusa di aver favorito esponenti del clan dei Casalesi.
 Alfonso Scalzone, in particolare, in qualità di funzionario del Comune di Castel Volturno (che ora è retto da un commissario straordinario) avrebbe fatto ottenere ad imprenditori legati ai Casalesi le concessioni edilizie per realizzare il complesso residenziale Domitia Village, sequestrato oggi. Nel corso dell'operazione, le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro anche tre lidi, la cui gestione sarebbe riconducibile allo stesso gruppo criminale.
Per realizzare il lussuoso complesso residenziale Domizia Village, il clan dei Casalesi, ed in particolare il gruppo che fa capo a Michele Zagaria, si alleò con il clan Polverino - Nuvoletta di Marano, un cui esponente, il costruttore Angelo Simeoli, è tra le persone arrestate. Proprio Simeoli, secondo l'accusa, ha realizzato l'enorme speculazione immobiliare grazie a concessioni edilizie rilasciate illecitamente. Le costruzioni abusive, del resto, oltre a garantire il 'lavaggiò del denaro di provenienza illecita, si confermano una delle principali fonti di reddito del clan dei casalesi.
Ecco come il collaboratore di giustizia Dario De Simone ricostruisce l'avvio di una lottizzazione abusiva, a causa della quale su terreni agricoli sono stati edificati migliaia di metri cubi di cemento: «Parlando di interessi economici in comune fra Vincenzo Zagaria e Raffaele Giuliani (anch'egli arrestato oggi, ndr) ricordo che, nel 1993 o 1994, a Casaluce vi era un pezzo di terreno dello zio di Raffaele Giuliani, che si trovava sulla strada provinciale Casaluce-Teverola. Ricordo che il Giuliani, in accordo e in società con lo Zagaria, aveva intenzione di realizzare una grossa speculazione edilizia costruendo dei parchi in quella zona.
Pertanto fu fatto un appuntamento presso lo studio di Gennaro Messina, commercialista ma nostro fiancheggiatore del clan. In quella occasione fu invitato il colono che coltivava il terreno, che era un grosso appezzamento, al quale fu promesso un appartamento e un posto al figlio quale custode (quando il complesso fosse stato realizzato, ndr). Chiaramente eravamo sicuri di avere necessarie concessioni edilizie perchè soggetti collegati all'amministrazione comunale erano nostri fiancheggiatori e, ad esempio, ci mettevano a disposizione le loro abitazioni per le operazioni militari che il clan doveva compiere».

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clan Zagaria, Bidognetti, Nuvoletta, Polverino, Napoli, Caserta, arresti, funzionari, imprenditori, camorra, Domitia Village, Casalesi


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