C'è un film che tutti i cristiani dovrebbero vedere. Nella laicissima Francia ha sbancato i botteghini facendo commuovere tantissimi spettatori, mentre in Italia dove è uscito esattamente un anno fa, ha faticato non poco a farsi largo nelle sale cinematografiche. Eppure Cristiada, la storia della repressione dei cristiani nel Messico governato dall'anticlericale e massonico presidente Plutarco Elias Calles, avvenuta negli anni 1926-1929, è un film veramente bello.
Il regista Dean Whrigt, noto per i suoi effetti speciali nella saga del Signore degli Anelli e delle Cronache di Narnia, rimanendo ancorato alla realtà dei fatti ha cesellato una storia appassionante. Grazie all'interpretazione di attori del calibro di Andy Garcia e Peter O'Toole, Whrigt ha realizzato un film epico e appassionante, capace di commuovere e arrivare dentro fino al cuore.
I protagonisti di Cristiada
Le figure centrali del film Cristiada sono quella di Josè Sanchez Del Rio, il quattordicenne cristeiro che viene martirizzato dai federales di Calles e costretto a un calvario come quello di quel Cristo Re che egli difende fino al sacrificio estremo; quella di Anacleto Gonzalez Flores, il rivoluzionario pacifista che rifiuta fino alla fine l'uso delle armi e si sacrifica pur di salvare i compagni di lotta (entrambi sono stati beatificati da Papa Benedetto XVI il 20 novembre 2005). Ma è bellissima anche la figura del comandante Enrique Gorostieta, eroe ateo che crede ciecamente nella libertà e nella giustizia e accetta di capeggiare la rivolta dei cristeiros per amore della moglie (credente) e delle figlie.
E' proprio il martirio, la forza prorompente del sacrificio estremo, il fil rouge che unisce i personaggi di questo romanzo storico. Il comandante Gorostieta incontra Dio quando assiste impotente al martirio del piccolo Josè. Anche Josè lo incontra a sua volta assistendo, dal campanile della chiesa dove si era nascosto, all'uccisione del vecchio parroco Christopher, trucidato dai soldati di Calles.
Cristiada è un film che i ragazzi dovrebbero vedere. Per comprendere cosa significa essere costretti a dare la vita per difendere la libertà e i valori in cui si crede. E per capire quali sono i pericoli della mancanza di libertà e del totalitarismo. Migliaia di persone sono state trucidate in Messico: fucilate, impiccate e rinchiuse nei campi di concentramento, solo perché non hanno abiurato la loro fede e, come il giovane Josè, sono morte gridando Viva Cristo Re.
Il prossimo 1° novembre è prevista nel salone della Basilica di Sant'Elena a Quartu un'altra proiezione (gratuita) del film Cristiada. Ma tanti istituti scolastici stanno prenotando la visione per i propri studenti. Perchè Cristiada è decisamente un film da vedere.
Alessandro Zorco è nato a Cagliari nel 1966. E' sposato e ha un figlio. Laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista dal 2006. Ha lavorato con L'Unione Sarda e con Il Sardegna (Epolis) occupandosi prevalentemente di politica ed economia. E' stato responsabile dell'ufficio stampa dell'Italia dei Valori Sardegna e attualmente è addetto stampa regionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Dall'aprile 2013 è vicepresidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana e dal 2014 è nel direttivo del GUS Sardegna.