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Cristianesimo in rete - avellino, sabato 30 gennaio 2016 ore 17

Creato il 27 gennaio 2016 da Sguardosulmedioevo

Cristianesimo rete avellino, sabato gennaio 2016

Il lavoro che sarà presentato il 30 Gennaio 2016 presso il Circolo della Stampa di Avellino è il risultato delle ricerche condotte dall'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dai Laboratori di Archeologia Tardoantica e Medievale (LATEM) diretti dal Prof. F. Marazzi, nell'ambito del progetto CARE ITALIA, che vede la compartecipazione di numerosi atenei italiani, come Bologna, Padova, Siena e Roma.Il team di lavoro campano è composto dagli archeologi Alessia Frisetti, Consuelo Capolupo, Federica D'Angelo e Alessandro Luciano. Il progetto CARE ( Corpus Architecturae Religiosae Europeae) nasce nel 2001 per volere dell'I nternational Research Center for Late Antiquity and the Middle Age (IRCLAMA), riunito a Poreč, in Croazia. Il suo obiettivo è quello di creare un database dell'architettura religiosa europea per i secoli dal IV al X. Le prime nazioni a partecipare al progetto sono state l'Italia, la Spagna, la Francia e la Croazia: i paesi europei con la più alta densità di edifici religiosi databili al I millennio. Le schede complete del CARE ITALIA sono consultabili on-line tramite la piattaforma WIKICARE ( http://147.162.44.131/care/index.php/Pagina_principale). Il database in rete, standardizzato e continuamente modificabile ed implementabile, è simile, nell'aspetto e nella strutturazione delle schede, a quello realizzato per gli altri progetti europei. La consultazione di tali piattaforme sarà uno strumento indispensabile per le sintesi interpretative, i confronti e le ricerche, sia a livello nazionale che europeo, permettendo, così, di studiare il fenomeno dell'edilizia religiosa medievale su una scala molto più ampia dell'attuale: passando dal locale al globale, dalla chiesa in sé al suo contesto e velocizzando ogni tipo di ricerca.

Lo studio dell' architettura religiosa che per l'alto medioevo è, in alcuni casi, l'unico indicatore per le analisi delle tecniche edilizie e del cantiere di costruzione, potrebbe essere una chiave per agevolare la comprensione delle dinamiche insediative e di popolamento, e, quindi, per capire i cambiamenti che, con modalità e tempi diversi, si sono succeduti, dal IV secolo d.C., su tutto il continente europeo. L' edilizia cristiana, inoltre, se indagata insieme al suo contesto, potrebbe essere letta come una testimonianza concreta di credenze, ideologie e gerarchie dei gruppi sociali e dell'universo intangibile legato, indissolubilmente, alle strutture.

La provincia di Avellino, la prima ad essere stata indagata e censita per la Campania, si presenta, allo stato attuale, con ben 87 luoghi di culto databili al periodo medievale, le cui schede sono già consultabili sul WIKICARE. Le ricerche hanno interessato i territori comunali di 36 centri della provincia di Avellino, in particolare: Altavilla Irpina, Ariano Irpino, Atripalda, Avella, Avellino, Bagnoli Irpino, Calabritto, Casalbore, Cassano Irpino, Conza della Campania, Domicella, Flumeri, Forino, Frigento, Lapio, Luogosano, Mercogliano, Mirabella Eclano, Montecalvo Irpino, Monteforte Irpino, Montella, Montemarano, Montemiletto, Montoro, Nusco, Pago del Vallo di Lauro, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Quindici, Rocca San Felice, Sant'Angelo a Scala, Sant'Angelo dei Lombardi, Serino, Summonte, Taurano, Tufo e Venticano.

Il quadro prodotto, di cui verranno illustrati i dati fondamentali e la loro fruizione attraverso le nuove tecnologie (tra le quali anche la creazione di una piattaforma GIS), rappresenta, allo stato attuale, un ottimo punto di partenza per lo studio e la conoscenza del territorio avellinese in tutto l'arco del medioevo. Il censimento sistematico dei 35 edifici conservati ancora in elevato e delle loro caratteristiche, dall'organizzazione spaziale delle aule di culto alla loro stratigrafia, dalla tecnica costruttiva all'arredo decorativo e scultoreo ed alla topografia e tipologia funeraria, è stato integrato con le informazioni desunte dai documenti d'archivio e dalle fonti storiche.

Per i 52 edifici andati distrutti nel corso dei secoli e dei quali, spesso, di cui non è individuabile con certezza l'ubicazione è stata effettuata unicamente un' analisi documentaria, cercando, dove possibile, di ricostruire l'assetto planimetrico del luogo di culto. L'analisi per le province di Benevento, Caserta e Napoli è tuttora in corso e sono da prevedere aggiunte e migliorie anche per le schede già concluse.

Circolo della Stampa di Avellino

Corso Vittorio Emanuele - 83100 Avellino


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