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Cristina D'Avena feat. Gem Boy a Roma: io c'ero

Creato il 24 ottobre 2010 da Pkiara

Come anticipato ieri, Leo e Marta mi hanno regalato i biglietti per il concerto di Cristina D'Avena e i Gem Boy al Pala Atlantico. E così, ho potuto cantare per più di due ore, quasi tutte le sigle dei cartoni animati che hanno segnato la mia infanzia.

Quando ero piccola, avevo una musicassetta con le sigle cantate da Cristina e io cantavo insieme a lei. La mia bisnonna mi diceva che avrei dovuto imparare a cantare meglio di lei, ma non ne sono stata capace: sono, anzi, peggiorata con gli anni. Il debutto era stato promettente, peccato che ne avessero avuto notizia solo a Cava d'Aliga (e solo gli abitanti della parte alta, quindi a occhio e croce 30 persone). E il debutto aveva sempre a che fare con lei, Cristina: la mia prima performance - credo non avessi ancora compiuto 5 anni - era, infatti, una cover di Kiss me Licia (cantata con il "taglio", perché non la sapevo tutta).
Poi Licia diventò carne e ossa grazie a Cristina, che interpretò anche se stessa in una delle prime serie italiane per ragazzi: Cri Cri e Io sono Cristina. Io e le mie cugine eravamo piccole e lei ci piaceva da morire, per non parlare di Marco Bellavia.

Cristina non è cambiata da allora, è solo più donna e più scollata, ma ha lo stesso identico incantevole modo di cantare di una volta. Si prende sul serio e fa bene. Cristina D'Avena feat. Gem Boy a Roma: io c'ero
Non c'è nulla di più serio di un "prodotto" culturale per bambini. I cartoni sono serviti a crescere, a non farci annoiare, a tenerci buoni, a tenere allenata la fantasia, a farci innamorare della persona sbagliata (vai a capire che Lady Oscar non è alla tua portata): sono stati come il cibo, come i libri, come la scuola.

L'apertura è stata per Robin Hood, poi la voce è passata da cartoni più vecchi come Annette a quelli più nuovi come Piccoli problemi di cuore. Ho realizzato che ero già grande (credo quindicenne) quando quest'ultimo cartone comparve sui teleschermi italiani, eppure io conosco la canzone a memoria e mi piace. Mi piace per lo stesso motivo per cui ascolto volentieri Alessandra Amoroso. Qual è il motivo? Non lo so. Ma ho sentito la stessa sensazione.

Cristina mi ha dato la soddisfazione di sentire Kiss me Licia dal vivo, ma purtroppo ha cantanto la versione più nuova della sigla di Holly e Benji, che è la seguente:

Mentre io preferisco quella più datata e cioè questa:

E voi?

I Gem Boy sono stati ottimi musicisti e compagni di canto. Sono stati carini - soprattutto il cantante Carlo - nei travestimenti (fantastico con la parrucca da Mirko), nell'aiutare Cristina a sciogliersi con qualche battuta e nel regalarci una versione un po' punk di Mio miny pony.Cristina D'Avena feat. Gem Boy a Roma: io c'ero Peccato si siano ritagliati veramente poco spazio, ma si sa: quando si è al servizio di una regina...

Dimenticavo di dire che al concerto c'era ogni genere di "target": mamme con i bambini nei passeggini, future mamme con i bimbi nei pancioni, quindicenni, adulti, giovani e meno giovani, ragazzi con i capelli lunghi e le maglie di gruppi heavy metal, cosplayer vestiti da Memole, Marrabbio, Holly, Benjy e altri personaggi che hanno popolato l'infanzia di tutti noi.

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