Cristina Kirchner rieletta alla guida dell’Argentina

Non c’è stato nemmeno il bisogno di affidarsi allo spoglio definitivo delle schede per avere la conferma: Cristina Kirchner è stata rieletta presidente dell’Argentina. Sin dagli exit poll, infatti, che indicavano il grande distacco tra la Fernández -al 55% delle preferenze- ed il candidato socialista Hermes Binner (della coalizione Frente Amplio Progresista), fermo al 14%, la differenza tra i due è apparsa incolmabile.

La Kirchner ha parlato un paio di ore dopo la chiusura dei seggi ai giornalisti nell’hotel Intercontinental di Buenos Aires, poco dopo essere giunta da Río Gallegos dove aveva emesso il suo voto in mattinata. Davanti ai microfoni ha ricordato subito la memoria del marito Nestor, il cui primo anniversario della morte ricorre il prossimo giovedì: ¨Non posso dire che sia un momento di felicità perché sarebbe una bugia. Credo che però lui sia contento perché la gente è andata a votare e tutto si è svolto in forma pacifica¨. Una folla si è presto radunata in Plaza de Mayo a festeggiare la vittoria del partito al potere e la Kirchner si è dovuta ripetere nelle dichiarazioni poche ore dopo, visibilmente emozionata, quando già i risultati erano diventati ufficiali. Sul palco, davanti ai suoi sostenitori, ha chiamato gli argentini all’unità e a proseguire nel cammino iniziato da suo marito Nestor.

Poco dopo le nove della sera il Tribunale elettorale confermava la vittoria della ¨presidenta¨ con un 53,8%, mentre Binner si consolidava secondo con un 17%. Le indicazioni delle primarie del 14 agosto non sono solo state rispettate (la Kirchner aveva ottenuto il 50,2%), ma hanno superato ogni aspettativa. Il kirchnerismo (e con lui il peronismo) si appresta così a governare per un altro mandato, dando per scontato che la sua politica protezionista è sostenuta dalla maggioranza degli argentini (su questo tema vi rimando ad un altro articolo pubblicato su questo blog: http://www.mauriziocampisi.com/cristina-fernandez-ed-il-kirchnerismo-verso-la-rielezione).

Con la presidenza, la Kirchner ha mantenuto la maggioranza al Senato, ma anche e soprattutto ha recuperato il controllo sul Congresso, che aveva perso alle legislative del 2009. Secondo le prime stime, il Partido Justicialista dovrebbe aver superato i 129 deputati necessari per detenere la maggioranza. La cerimonia per il nuovo incarico è prevista per il prossimo 10 dicembre: la Kirchner è la prima donna ad essere rieletta alla maggiore carica di uno Stato latinoamericano.