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Croazia. Zagabria, ‘anche Serbia e Bosnia coinvolte in progetto gasdotto’

Creato il 12 febbraio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

gasdottodi Giacomo Dolzani

Il ministro dell’Economia croato, Ivan Vrdoljak, ha affermato che anche Bosnia e Serbia saranno coinvolte nel progetto riguardante il nuovo gasdotto che collegherà all’Ungheria il terminal dell’isola di Krk, situata nell’Adriatico, poco al largo delle coste settentrionali del paese.
Nell’impianto di Krk viene prodotto gas naturale liquefatto (Lng), ma il governo ha deciso di puntare anche sull’export tramite tubazioni, progetto sostenuto e finanziato anche da Stati Uniti ed Unione Europea e finalizzato a mettere a disposizione una fonte di gas che costituisca, per la penisola balcanica, un’alternativa alle forniture russe.
La Croazia ha un fabbisogno di circa 3 miliardi di metri cubi di metano ogni anno, dei quali oltre il 60% vengono prodotti dagli impianti nazionali; Vrdoljak ha infatti affermato che “Zagabria gioca un ruolo importante nei Balcani e potrà, in un futuro non lontano, fornire una maggiore sicurezza energetica a tutta la regione”.
Un’alternativa al gas russo sarebbe infatti importante per tutti i paesi dell’Europa orientale, soprattutto per la Serbia, e garantirebbe infatti non solo una maggiore indipendenza e la possibilità di negoziare sul prezzo, ma anche una relativa assicurazione contro il rischio di uno stop delle forniture da Mosca le quali, attualmente, devono attraversare il territorio ucraino con tutti i rischi e le incognite connesse alla crisi in corso.

da Notizie Geopolitiche



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