Secondo Pier Luigi Foschi, Carnival, la forte crescita porterà circa 3,7 milioni di pax all’anno entro il 2017. Princess apre un ufficio vendite a Hong Kong
Entro la fine del decennio un crocierista su cinque sarà un passeggero asiatico, vale a dire il doppio di quanto accade ora. E’ quanto ha previsto Pier Luigi Foschi, nel suo ruolo di numero uno di Carnival Asia, partecipando ad un forum a Hong Kong.
Secondo il manager, la forte crescita in Asia porterà circa 3,7 milioni di passeggeri all’anno entro il 2017, e circa 7 milioni entro il 2020. Naturalmente, il cuore della crescita sarà la Cina.
Intanto, il gruppo americano aprirà un sales office di Princess Cruises a Hong Kong, il brand inoltre posizionerà una seconda nave in Giappone nel 2014 per la stagione estiva (le due navi saranno Diamond Princess e Sun Princess).
Il punto focale, come è stato sottolineato nel corso del Seatrade Hong Kong Cruise Forum, è capire come “tagliare” l’offerta sulle esigenze del pubblico asiatico. Questi passeggeri, ad esempio, preferiscono itinerari più corti, di 5-6 giorni, contro quelli dei clienti europei e nordamericani. E le tappe in località balneari, ad esempio, fondamentali per gli statunitensi, non lo sono affatto per i crocieristi cinesi. Secondo Foschi, poi, tra le sfide maggiori del mercato asiatico c’è far passare la giusta percezione del prodotto crociera, ma si evidenzia anche una carenza nella distribuzione, il late booking ed una stagionalità molto forte.
Fonte: Guida Viaggi
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