Magazine Diario personale

Cromatismo dei bianchi

Da Lidiazitara @LidiaZitara

Cercando immagini in rete per questo post mi sono accorta quanto poco utilizziamo il cromatismo dei bianchi.
Il cromatismo è la declinazione di una tinta nel maggior numero possibile di sfumature. Era noto sin dal tempo degli Egizi e dei Babilonesi (che conoscevano anche la policromia).

Cromatismo dei bianchi

Bianco su bianco

Noi occidentali non utilizziamo -matrimoni a parte- una vera e propria palette del bianco. Il bianco è un colore molto diffuso, sia nell’abbigliamento che nell’arredamento, dove trova le sue massime espressioni nel minimal e nello shabby chic, ma in due o tre tonalità al massimo, di solito abbastanza distanti tra loro in modo che non si confondano. Difficile, e sempre prerogativa del matrimonio, che una stessa sfumatura di bianco venga usata su superfici diverse che ne cambiano l’aspetto.
Inoltre il bianco non viaggia mai da solo, è sempre accompagnato da altri colori.
Cromatismo dei bianchi

Il piumaggio di Paperino tende all'azzurro

Quante volte disegnando Paperino avete sottolineato in azzurro le penne, quando sarebbe stato più realistico un color bruno?
Quante volte per disegnare un fiore bianco avete usato l’azzurro, o il malva per rendere le zone in ombra?
Addirittura in questo scellerato tutorial viene usato l’Oltremare Francese. La risulatante, come potete vedere è un lenzuolo aggrovigliato di color blu slavato, senza più niente della carnosità del fiore, ma tutto delle tecnologie informatiche e dei processori grafici che abbinano al bianco il blu.

Il blu diventa un sopra-bianco, un rafforzativo del bianco, un ultra-bianco.Il blu è più bianco del bianco.
Per carità, c’è ancora una gran quantità di pazzi che utilizza il grigio in pittura, per segnare le ombre dei bianchi.
Tuttavia l’asse nero-grigio-bianco, ha rappresentato per molti anni, soprattutto dopo la Riforma, una importante scala dei valori nell’abbigliamento e nell’arredamento.

Cromatismo dei bianchi

Maria Tudor. Da garethrusselcidevant.blogspot.com


Cromatismo dei bianchi

Il nero è il colore predominante per gli adulti, per i ragazzi è ammesso un sotto-nero, cioè il bruno, per le bambine è sempre valso il rosso, colore tipico della femminilità dal medioevo in poi.


Tant’è che oggi ci troviamo vasti residui della moda protestante, come il tight, il cilindro, le auto scure, gli oggetti tecnologici scuri. Ma il “residuo” più significativo sono senza dubbio i jeans, ma questa è un’altra storia.

Le ombre sui bianchi dipendono dall’atmosfera che c’è intorno, possono essere di colori diversi:

Cromatismo dei bianchi

Più o meno malva-grigiastre (si ottengono accostando, e a volte mescolando colori caldi e freddi)
Cromatismo dei bianchi

…verdine…

Cromatismo dei bianchi

…giallognole…

Cromatismo dei bianchi

..o addirittura brune.

Cromatismo dei bianchi

Disegno di Linda


Linda (non chiedetemi chi: l’ho beccata in rete), ha deciso di utilizzare delle tinte d’azzurro solo per motivi estetici e non ottici, per dare risalto ai fiori in contrasto col vaso e lo sfondo. In questo caso l’uso dell’azzurro è giustificato.

Guardate questo cielo disegnato da Ted Nasmith e ditemi se non è sereno. E i cieli sereni non dovrebbero essere azzurri?
E’ sempre azzurro il nostro cielo, o lo è nelle foto ritoccate con Photoshop?

Cromatismo dei bianchi

La verità è che disegnare il bianco non è affatto facile.

Lo è quando il supporto che utilizziamo ha il fondo bianco, come i libri (il papiro era bruno, la pergamena giallastra, la cartapecora ancora più scura). Solo dopo l’invenzione della stampa e via via fino ai film in bianco e nero, noi viviamo il bianco come contrasto del nero, e viceversa. In realtà nell’antichità il colore che era il vero contrasto del bianco era il rosso.

Cromatismo dei bianchi

La triade originaria: bianco (qui sfumato di giallo), il nero e il rosso. Su cui si basano molte fiabe, come Cappuccetto Rosso, Biancaneve, la Volpe e il formaggio...


Cromatismo dei bianchi

Non nero e bianco, ma bianco e rosso

Tutto questo per arrivare dove? A una bustina di tè.
E’ arrivato in Italia il tè bianco, portato dalla Twinings. Uno dei tè più rari e pregiati, che nella versione Twinings assomiglia a piscio di gatto. Comunque.
La Twinings festeggia anche un anniversario e ha sostituito la tradizionale etichetta con una banda dorata. Quindi si trattava di: 1) mantenere la banda dorata celebrativa, 2)mantenere il colore nero delle scritte, 3) dare l’idea del cromatismo bianco, cioè inserire un sovrabianco e un sottobianco.
Come scelta opzione la Twinings ha deciso anche di inserire un ridicolo disegno di una foglia di tè.
Ecco la bustina:

Cromatismo dei bianchi

Dato che la banda dorata doveva esserci per forza, per ottenere il cromatismo bianco è stato usato il giallo, cioè la scelta più naturale, più antica, otticamente più realistica, essendo il giallo il colore più luminoso dopo il bianco.

A parte la banda dorata, sono tutti toni smorzati, e il liquido è stato disegnato di color giallo chiaro, che sembra ancora più chiaro grazie all’inserimento di una foglia verde color pastello.

Cromatismo dei bianchi

Per ottenere un effetto “purezza” si è utilizzato un involucro dalla superficie lucida e riflettente, ma anche di grammatura leggera, in modo da essere trasparente in controluce.
Carattere usato tipo “Papyrus” Letraset che ha rotto l’anima negli anni Novanta.

Il packaging è una cosa simpatica da studiare per capire come funzionano le nostre idee di colori. Qui l’esercizio è stato reso più divertente dalla primordialità del colore, cioè il bianco.



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