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Cronaca di un amore

Creato il 06 dicembre 2010 da Robydick
Cronaca di un amore1950, Michelangelo Antonioni.
Un ricco industriale milanese, l'ing. Fontana, è sposato con Paola, una bellissima ragazza (Lucia Bosè) che ha conosciuto durante la guerra. Di lei però non sa nulla, e decide di affidare ad un investigatore privato d'indagare sul suo passato (a Ferrara, città natale del regista).
Emergeranno cose al limite del crimine e le indagini stesse porteranno al ricongiungimento tra Paola e Guido (Massimo Girotti), un amore giovanile mai sopito. E' un amore che non trova sbocchi, Paola è appunto sposata e Guido vive alla giornata, privo di progetti e speranze, prodotto tipico del dopoguerra. I 2 sono però legati da amore e da passato, pesante da dimenticare se non impossibile.
Quant'è bella questa Milano del primo dopoguerra! Quasi interamente ambientato nel centro storico, come lo chiamiamo ora, la città ancora spoglia della confusione attuale sembra un immenso set teatrale, superbamente ripreso e fotografato, anche in qualche suo interno. Non ho parole opportune, rimando a qualche frame sotto.
Film d'esordio di Antonioni. Chi ha visto i suoi migliori successivi, come "Il Grido" che continuo a considerare uno dei Massimi Capolavori del Cinema Italiano, troverà alcuni ingredienti essenziali del suo stile già presenti. Il ritmo e il montaggio sono "suoi", non ci sono mai stacchi duri, anche alternando le intensità dei momenti la trama ha una velocità costante; qualunque esso sia, Antonioni cala i personaggi nell'ambiente in cui vivono e l'ambientazione stessa è personaggio, pur senza enfasi capisci che quella storia può essere tale solo in quel luogo e non altrove; come nel citato Il Grido, dove lo sono tutti, qui ci sarà almeno un importante protagonista appartenente alla classe popolare, un uomo il cui problema di vita dovrebbe essere procurarsi da mangiare ed invece ha una vita e dei sentimenti complessi e prioritari.
Ci saranno altre cose, in questo splendido film ed in questo grande regista. Ho cercato di sintetizzare quelle che mi hanno colpito, e già da sole mi paiono sufficienti a giustificarne la visione. Se poi si è milanesi, o si vive a Milano, è obbligatorio.
Un po' di cartoline d'epoca di Milano dal film, ed altro. Non hanno bisogno di commenti.
Cronaca di un amore
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