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Crostata al Cacao con Marmellata di Albicocche

Da Lauradv @antroalchimista
Crostata al Cacao con Marmellata di Albicocche
Un dolce semplice che profuma di casa, di coccole e di cose buone e semplici di una volta: la crostata di marmellata alle albicocche, dove la pasta frolla però si arricchisce di cacao per avere quella nota golosa in più. La farina di mais rende la pasta frolla più rustica e leggermente granulosa, a me piace molto, è un “trucchetto” che mi svelò tanti anni fa un amico pasticcere.
Curiosità: pasta frolla
La farina da utilizzare per la pasta frolla deve essere una farina debole contenente poche proteine, è perfetta la “farina per dolci”. Una parte della farina potete sostituirla con cacao (come in questo caso) oppure con altre tipologie di farine (cocco, nocciole, mandorle ecc…). I grassi da utilizzare per la pasta frolla sono burro oppure stessa quantità di margarina, strutto oppure olio extravergine d’oliva dal sapore delicato. Nella pasta frolla solitamente la dose dello zucchero e quella dei grassi coincidono ma, se vogliamo una frolla più croccante dobbiamo aumentare la quantità di zucchero e diminuire quella del burro. Invece se vogliamo una frolla più scioglievole e friabile dobbiamo diminuire la quantità di zucchero e aumentare quella di burro. La parte liquida della pasta frolla non è fondamentale, ma se la volete inserire può essere composta da uova o pari quantità di altri liquidi (latte, panna) o una parte di uova e l’altra di latte o altro. Il lievito solitamente non è contemplato nella ricetta della pasta frolla ma si può usare per avere una base della crostata meno friabile e più morbida. Gli aromi della pasta frolla posso variare in base ai vostri gusti e all’utilizzo della frolla stessa. (tratto da Ma che bontà)   Crostata al Cacao con Marmellata di Albicocche
Ingredienti x la Pasta Frolla
Scorza di mezzo limone
80 g zucchero
180 g farina 00
1 uovo
100 g burro freddo a pezzetti
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di lievito vanigliato (facoltativo)
1 cucchiaio raso di farina di mais

Inoltre
1 vasetto di marmellata di albicocche
Zucchero a velo vanigliato
Preparazione della Frolla con il Bimby
Mettere nel boccale la scorza di limone e lo zucchero, tritare: 10 sec.vel.8. Unire la farina, il cacao, l’uovo, il burro e il lievito, impastare 20 sec.vel.5. Avvolgere in pellicola trasparente e riporre in frigorifero per almeno 1 ora.
Preparazione della Frolla Senza il Bimby
Tagliare il burro a piccoli pezzi e sfregarlo fra le dita con la farina in modo da formare tanti piccoli fiocchi sfarinati di farina e burro. A questo punto fate una fontana ed inserite tutti gli altri ingredienti, batterli con una forchetta dopodiché iniziate a coprirli con lo sfarinato ed impastate velocemente (meno lavorate la vostra frolla, più sarà perfetta!!!) facendo rotolare la frolla sul tagliere aiutandovi con una spatola. Quando tutta la farina sarà assorbita, fate una palla avvolgetela nella pellicola e fate riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Preriscaldare il forno a 170°. Stendere la frolla e foderare uno stampo da crostata di 22 cm di diametro, precedentemente imburrato e infarinato, mettere la marmellata, livellarla bene e completare con delle strisce di frolla. Infornare per circa 25 minuti. Servire fredda, cosparsa di zucchero a velo.  
Pillole di enologia: il cibo e il vino a tavola
L’evoluzione del gusto ha portato ad analizzare sempre meglio le sensazioni dei cibi e dei vini. A proporre una loro successione armonica per esaltare al massimo le loro doti gusto-olfattive. Una successione improvvisata e casuale delle pietanze e dei vini penalizzerebbe entrambi, rendendo impossibile l’armonia degli abbinamenti. Gli obbiettivi di una valida impostazione del menu sono quelli di valorizzare i piatti, i vini, il loro abbinamento e di tenere sempre vivo l’appetito sino alla fine del pasto. L’impostazione del menu classico (o lineare) della cucina occidentale prevede la successione dei piatti e dei vini in crescendo, dal più delicato al più strutturato per sottoporre le papille gustative a sapori via via più decisi, stimolando tutti i sensi con la variazione di colori, salse, contorni, materie prime e così via. Il vino svolge l’importante funzione di equilibrare il carattere del piatto, e la scelta deve tenere conto delle caratteristiche dei singoli vini, dei piatti e della sequenza delle portate. Questa impostazione è quella che meglio valorizza i piatti della cucina tradizionale e permette di abbinare i vini nel modo migliore.   N.B. NON AUTORIZZO la pubblicazione delle foto, in alcuno spazio della rete, che siano FORUM o ALTRO, senza preventiva richiesta perché sono protette dalla legge sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche. Copyright © Laura De Vincentis All Rights Reserved

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