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crumble di prugne e pere, con chiodi di garofano e pepe rosa. la ricetta dello scambio.

Da Storiedizucchero
 

lavoro (sebbene per molti quello che faccio non sia un vero lavoro) da circa 11 anni e da circa 11 anni faccio l’altalena tra una partita iva e i contratti a progetto e i lavori spot (che, confesso, sono spesso quelli che mi piacciono di più!): insomma l’emblema del precariato! un anno fa ha avuto inizio questa nuova avventura come grafico nell’ufficio marketing di una società di roma: bell’ambiente, begli uffici, colleghi straordinari, il lavoro è vario e con possibilità di fare “cose belle”. mi piace. tra sacrifici per gli orari, spese assurde di asilo e benzina che mi fanno lavorare quasi gratis, ritmi frenetici e sballati che ricadono sulla piccola peste costretta a sveglie all’alba e tanti km in macchina ogni giorno, il mio compagno che si è sobbarcato spese extra e tanti nervosismi per lo stress (non che lui ne sia esente!): ci ho provato, ci abbiamo provato tutti. perchè oggi come oggi un solo stipendio sta un po’ strettino; perchè non si rifiuta un lavoro che “ti è venuto a cercare” mentre quelli che cerchi tu ti ignorano del tutto; perchè non è detto che una donna non possa essere madre e avere una carriera. 1 anno di sacrifici, 1 anno duro su un’altalena perpetua di dubbi, soddisfazioni, stanchezza, voglia di cedere, e costante dimostrazione (a me stessa soprattutto) che basta volerlo per poterci riuscire. tra meno di 10 giorni il mio contratto a progetto scade ma il 1° ottobre rientrerò in ufficio non più da precaria, non più con quella sensazione del “oggi ci sono, domani chissà”. ci sono riuscita: c’è riuscito il mio lavoro, c’è riuscita la mia famiglia. è stata una soddisfazione non da poco quella di poter firmare, per la prima volta in 11 anni di lavoro, un contratto a tempo indeterminato: sapere che qualcuno ha stima e fiducia in me e in ciò che faccio e che per questo “vuole tenermi”.

anche in cucina volevo fare qualcosa per la “prima volta” e assaggiare un sapore nuovo, quindi ho approfittato dell’occasione dello scambio di ricette, “dai! ci scambiamo una ricetta…” del ricettario di Cinzia, per provare a fare un “cramble”.
mai fatto un crumble prima d’ora, e tra le sue ricette c’era questa che mi ha subito convinta. lei è una blogger romana, mia omonima tra l’altro, che mi piace da impazzire: la signorina pici e castagne. (sapete quanto ci ho messo a scegliere la ricetta da “copiarle”? 2 mesi credo! me ne sono appuntate almeno 10 (la mia selezione tra l’atro era condizinata dalla scelta di ricette che non avessero quegli ingredienti non graditi in casa … altrimenti se fosse stato per me non sarei mai riuscita a scegliere).
lui, il crumble, è questo: di prugne e pepe di giamaica, che nella mia cucina è diventato: crumble di prugne e pere, con chiodi di garofano e pepe rosa.

crumble di prugne e pere, con chiodi di garofano e pepe rosa. la ricetta dello scambio.

ingredienti per due cocottine:
- 6/7 prugne rosse
- 1 pera coscia matura
- qualche bacca di chiodi garofano
- pepe rosa
- 50 gr di zucchero di canna
- 100 gr farina
- 70 gr di burro
- scorza di limone

lavare e tagliare le prugne a spicchi e la pera a fettine sottili, metterli in una ciotola a macerare con qualche chiodo di garofano pestato, una spolverata (non troppo moderata) di pepe rosa, 2 cucchiai di zucchero di canna, per circa 20 minuti.
in una ciotolina mescolare velocemente con le dita la farina, lo zucchero rimasto, il burro morbido e un po’ di scorza di limone grattuggiata, fino ad ottenere un impasto molto “sbricioloso”. dividere la frutta in 2 cocottine da forno e ricoprirle con il crumble.
infornare in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.

crumble di prugne e pere, con chiodi di garofano e pepe rosa. la ricetta dello scambio.

crumble di prugne e pere, con chiodi di garofano e pepe rosa. la ricetta dello scambio.


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