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Cuori che grondano, italiani che pagano.

Creato il 13 agosto 2011 da Swelkor
CUORI CHE GRONDANO, ITALIANI CHE PAGANO.

Egregio dott. Berlusconi, lei recentemente ha dichiarato, in tema di manovra finanziaria, che il suo cuore gronda sangue. Egregio dott. Berlusconi, agli italiani sanguinano i cuori e, soprattutto, è morta la pazienza.

Ponendo come corretto il fatto che sia necessaria una manovra sanguisuga, che in due anni promette il pareggio di bilancio, non si tiene conto di una cosa fondamentale: la parte di italiani stroncati da Irpef e sorelle e che subisce gli oneri e i disservizi del malgoverno, che rappresenta la maggioranza del popolo, non crede più a questa politica di burattinai. Ci si rende sempre più conto che i tagli di oggi portano l'economia della popolazione ad essere la base su cui poggeranno i tagli di domani e non il punto di partenza di una rinascita.

Torniamo sempre al banale, egregio dott. Berlusconi: non cercate di camuffare i tagli agli enti locali come importanti risparmi sui costi della politica. Pensate davvero che non si comprenda che è un semplice modo per non ridurre i compensi dei Palazzi d'Oro dove si radunano senatori e deputati, con relative corti? Anche la Casta ha le sue gerarchie e si taglia sempre alla base, che si chiami popolo o poltrona. Dice bene in proposito Massimo Nobili, Presidente della Provincia di Verbania-Cusio-Ossola, intervistato a pagina 5 de La Stampa di oggi 13 Agosto 2011: << Se una famiglia vuole ridurre le spese, può chiedere al figlio che guida una 500 di risparmiare sulla benzina, quando suo fratello guida una Ferrari?>>. Sempre Nobili suggerisce un << riordino istituzionale a tutti i livelli [...]. Con un progetto, non a casacccio>>. Le ricordo, egregio dott. Berlusconi (con lei, tutta la classe dirigente italiana) che è alla base che si conoscono i veri problemi di una Nazione, non ai vertici, dove potere e denaro allontanano gli occhi dalla realtà.

La polemica sui costi irrisori delle mense dei Palazzi d'Oro è un chiaro esempio di come nei vostri corridoi non si capisca quale sia il dramma che sta vivendo la base. L'On. Lucio Malan ha dichiarato: <<Non capisco dove sia lo scandalo. Quando ero un dipendente di banca pagavo anche meno>> (Fonte: La Stampa del 13 Agosto 2011 pag.13). Lo scandalo è che in un ristorante popolare, il prezzo medio di un primo è di 8 Euro, di un secondo dai 12 euro, di un dolce di 3-4 euro. C'è qualcosa di sbagliato da qualche parte. Non si capisce come mai delle persone che guadagnano migliaia e migliaia di Euro al mese, abbiano (ANCHE) il privilegio di mangiare a prezzi che dovrebbero essere applicati tra la gente comune. Lo scandalo è che questi personaggi trovino anche il tempo di lamentarsi e giustificare i propri privilegi, mentre il Paese va a rotoli, i giovani non hanno prospettive per il futuro (A parte che non siano figli di facoltose famiglie o si sposino i figli di Berlusconi) e la pensione è un miraggio sempre più lontano. Un Paese le cui menti sono costrette ad emigrare per non sottostare alle regole di vecchi menti pensanti attaccate alle cattedre o alle poltrone dirigenziali pubbliche e private.

Detto da popolano autocensurato, caro dott. Berlusconi, siamo nella m***a e voi non vi accorgete nemmeno dell'odore.

Flavio Coraglia


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