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Curare l’acne con un Virus

Creato il 27 settembre 2012 da Roberto01

Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Pittsburgh, per curare l’acne basterebbe un virus, questo emerge da uno studio pubblicato su mBio, infatti,questi scienziati hanno studiato ed analizzato il genoma di 11 virus batteriofagi che possono infettare e uccidere il batterio che è… causa dell’acne, il famoso batterio denominato Propionibacterium acnes.
Questa tipologia di batterio è normalmente già presente nella pelle umana,ma la sua presenza aumenta in maniera esponenziale nella fase della pubertà, scatenando una risposta infiammatoria che può portare all’acne. Sebbene gli antibiotici possano funzionare bene nel trattamento della condizione, sono emersi nel tempo dei ceppi resistenti, impossibili da trattare con i metodi tradizionali, per questo i ricercatori di Pittsburgh in collaborazione con colleghi dll’Università della California hanno pensato questo metodo molto innovativo.


Per studiarlo, i ricercatori hanno isolato sia i batteri P. acnes prelevati dalla pelle di alcuni volontari con o senza acne, che alcuni virus batteriofagi. Analizzandone il genoma, gli scienziati hanno scoperto che i virus di questo tipo sono tutti simili tra loro (hanno circa l’85% del Dna in comune) e che tutti presentano un gene che produce la proteina endolisina, un enzima che si pensa possa essere efficace per uccidere distruggere le difese dei batteri che causano l’acne e dunque ucciderli. “Da questa scoperta emergono già due possibili vie per sfruttare la scoperta”, ha commentato Graham Hatfull, co-autore dello studio. “Il primo è usare direttamente i virus come terapia topica contro l’acne, la seconda è sfruttarne le componenti nello specifico – ovvero questi enzimi o i geni loro collegati – per costruire nuove opzioni terapeutiche”. E non solo: “Le informazioni e gli strumenti che derivano da questa ricerca possono essere usati per manipolare e studiare i batteri”, ha concluso il ricercatore. “Magari anche per lo sviluppo di strumenti genetici interessanti”.


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