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Curiosità di Blogger

Creato il 06 ottobre 2011 da Nictrecinque42 @LositoNicola

 

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Permettetemi, anzitutto, una piccola digressione.

Il 7 gennaio del 2011 ho aperto questo blog dicendo che avrei tentato una nuova avventura, cioè avrei provato una strada diversa per fare le stesse cose di tutti i blogger di questo mondo, cioè veicolare le mie idee, i miei gusti, le mie manie utilizzando Internet.

A distinguermi (spero) dagli altri blogger c’è la mia scelta, precisa e imprescindibile, di evitare gli argomenti politici o le questioni amorose di cui sono pochissimo esperto.

È noto che i blog politici, ed io dico purtroppo, più sono faziosi più sono seguiti (vedi Grillo, Dagospia, ecc…) ma io non intendo dare voce a chi insulta l’avversario giusto per accendere gli animi e scatenare gli istinti più retrivi delle truppe cammellate che applaudono l’urlante predicatore del momento.

Beh, a me i blog politici, di qualsiasi colore essi siano, non piacciono.

Ma anche gli altri, cioè quelli psicologici-sentimentali, spesso mi annoiano. Per questo ero molto in dubbio se aprire un nuovo blog, visto che altre esperienze su argomenti diversi dai due succitati, fatte da me in passato, non erano andate granché bene. Una sola volta un mio blog aveva avuto successo ma quel bell’esperimento durò poco. Si trattava di un blog letterario aperto al contributo di chiunque avesse nel cassetto racconti o poesie da condividere con gli utenti di un social network che, solo in un secondo tempo, risultò essere frequentato da gente divorziata o separata in cerca di nuovi partner (maschili o femminili). Insomma, l’idea che avevo avuto era buona, originale e vincente ma era sbagliato il contesto dove la stavo sviluppando. Gli scrittori o le scrittrici che frequentavano il mio blog, inviando poesie e racconti che io editavo e pubblicavo, utilizzavano la mia piattaforma per farsi conoscere, apprezzare e trovare, così, una nuova anima gemella a cui legarsi e che avesse anche attitudini letterarie di un certo spessore. Sarebbe troppo lungo spiegare perché quel blog finì malamente, vi basti soltanto sapere che per metabolizzare quell’esperienza, per certi versi straordinaria, ho dovuto scrivere un libro di più di 400 pagine…

L’idea che stava alla base di quella mia iniziativa era originale, ripeto, solo che non avevo ben capito l’ambiente che mi circondava. Quando ho aperto gli occhi anch’io mi sono lasciato travolgere da lusinghe che con la letteratura avevano ben poco da spartire. Gli iscritti al social network erano (così diceva la pubblicità) parecchi milioni sparsi in tutto il mondo ed io, nel momento di massimo splendore del blog avevo raggiunto la notevole cifra di 200 amici/amiche e più di 20.000 contatti dopo circa un anno e mezzo di attività. Di quelle 200 anime belle solo due o tre sono rimaste nel mio carnet di amicizie. Tutte le altre sono scomparse e di loro non so più nulla.

C’era forse stima e corrispondenza di nobili intenti tra me e i 200 “amici”?

A guardare il risultato finale, direi proprio di no.

Finita malissimo quell’esperienza, mi ero ripromesso di non cadere più nella trappola dei network generalisti, ma di rivolgere in futuro la mia attenzione solo ai siti strettamente letterari. Dopo un congruo periodo (all’incirca due anni) di disintossicazione dalle blandizie del web, m’iscrissi a Neteditor, sicuro che in quel  nuovo rifugio, tra gente priva di grilli sentimentali ma animata solo dal sacro furore del “bello scrivere” avrei trovato quello che cercavo. Lì avrei potuto condividere la mia passione per la letteratura con altri scrittori e poeti, lì avrei trovato finalmente la vera felicità…

Immagino abbiate capito, dal tono del discorso, che le cose non sono andate esattamente così.

Invidia, piccineria e vanagloria, ahimè, sembrano essere le caratteristiche principali degli scrittori (o presunti tali) che ancora non hanno pubblicato libri presso veri editori ma che, ciononostante, si credono degni del premio Nobel della Letteratura. Per non parlare poi di quelli che hanno già pubblicato raccolte di poesie o romanzi presso stampatori a pagamento: spesso costoro sono boriosamente insopportabili…

Dunque, anche da quel luogo sono dovuto fuggire a gambe levate visto che, per mia insipienza, non avevo azzeccato il clan “giusto” di autori a cui legarmi. In più, l’avere osato criticare una modesta opera del boss del gruppo di autori più in vista e uniti strettamente fra loro da affinità elettive, aveva prodotto un’avvilente emarginazione delle opere da me pubblicate nel sito. A tutt’oggi non mi pento di avere abbandonato un ambiente in cui, al tempo della mia frequentazione, la bravura di un poeta o di uno scrittore veniva valutata unicamente in base al numero delle letture e al numero dei commenti ricevuti. Peccato che, per un bug del programma di gestione, il numero delle letture poteva essere aumentato ad arte sia da se stessi che dagli amici e il tenore dei commenti alle pubblicazioni era penosamente banale e ripetitivo…

Dopo un’ulteriore pausa di riflessione durata parecchi mesi ho deciso di aprire questo blog minimalista, usando le facilities di WordPress, con la speranza di non incorrere più negli errori del passato, cioè senza avere l’affanno di correre dietro a un’audience alta o di sperare in un ritorno d’immagine. Infatti quasi tutte le persone a cui ora spedisco l’invito alla lettura le ho incontrate di persona, alcune sono a livello di semplici conoscenze ma molte sono amicizie reali da tantissimo tempo. E sono sempre e soltanto queste le persone a cui mi rivolgo.

Si tratta, per forza di cose, di un numero limitato di utenti dato che è modesta la quantità di indirizzi mail che possiedo. Pur non essendo assillato dal desiderio di aumentare i contatti, però, cerco di comportarmi in modo di non perdere o annoiare quelli che ho già in portfolio.

Per questo ho ridotto al massimo le mie pubblicazioni sul web. Un post alla settimana ritengo sia più che sufficiente. E faccio il possibile per renderlo interessante.

Vengo al punto.

Dall’esigenza di fornire un “prodotto interessante” nasce quella che io chiamo “la curiosità del blogger”, cioè il desiderio (molto umano) di conoscere quali sono gli argomenti che attraggono maggiormente chi mi segue. In altri termini, piacciono di più le strisce comiche, i racconti, le poesie, i filmati di You Tube o un pot-pourri di proposte, cioè il modo in cui è attualmente impostato il blog?

Mi piacerebbe saperlo anche per capire se quello che sto facendo ha un senso o sto solo buttando via il mio tempo.

Alcuni amici mi hanno scritto le loro preferenze, molti sanno che io amo la prosa, i fumetti, la fotografia e mastico poco la poesia, ma tutti gli altri come la pensano?

Pretendo troppo se chiedo un piccolo feedback per questa mia iniziativa?

Infine, se c’è qualcuno a cui il mio blog non interessa per niente, per non rompergli inutilmente le scatole evitandogli così la seccatura di cancellare i miei avvisi settimanali, chiedo gentilmente di inviarmi una mail privata di rinuncia ed io li escluderò subito dalla mia lista di invii.

Tranquilli, non per questo cancellerò l’amicizia che ci lega!

Cordiali saluti a tutti.

MOST_P~2

Nicola



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